L’unica rivelazione che Juric ha fatto nella conferenza della vigilia di ieri (27 ottobre) sulla possibile formazione contro il Milan riguarda Kossounou: «Mi è piaciuto contro lo Slavia, mentre a Cremona, secondo i dati che avevamo a disposizione, era a rischio infortunio, quindi abbiamo preferito gestirlo. Con il Milan giocherà e sarà su Leao».
Il numero 3 ivoriano torna dunque dal primo minuto. La sua presenza, per le caratteristiche fisiche oltre che tecniche, è importante e preziosa per la Dea, che cercherà di contrastare nel migliore dei modi l’attaccante più pericoloso del Milan, cioè Leao.
Il portoghese attraversa un bel momento: contro la Fiorentina e poi contro il Pisa è andato in gol e sta ritrovando una continuità di prestazione che sta facendo le fortune dei rossoneri. Senza Rabiot e Pulisic, oltre a Modric è proprio Leao il giocatore da osservare con la massima attenzione. E il compito, per quanto riguarda il portoghese, sarà affidato proprio al numero 3 dei nerazzurri. Un elemento che ha esplosività e reattività e sembra il più indicato per controllare il rossonero.
La sensazione, vedendo giocare Kossounou, è che gli manchi davvero poco per affermarsi ad altissimo livello. Le doti sono indubbie, ogni tanto capita un errore – tipo quello di Torino – o una sbavatura che rischia di compromettere la prestazione, ma spesso riesce a recuperare proprio grazie alla grinta e alle qualità fisiche innate.
Contro Leao sarà una prova complessa. Il portoghese spalle alla porta fatica, ma quando ti punta a campo aperto è un vero pericolo. Bisognerà lavorare di reparto, ma l’uno contro uno è il primo ostacolo da porre tra l’attaccante del Milan e Carnesecchi. Per questo c’è Kossounou.