Una normale passeggiata serale per fare qualche acquisto si è trasformata in un incubo per Katiuscia Ribolla, residente a Calcio. La sera di martedì 21 ottobre, la donna è stata investita da un’auto pirata mentre camminava da via Toscanini verso via Aldo Moro.
La dinamica dell’incidente
«Ero arrivata all’altezza di via Matteotti, vicino alla caserma dei Carabinieri – ha raccontato la vittima ai colleghi di PrimaTreviglio -. Ho visto una macchina dei carabinieri che stava girando, ho abbassato lo sguardo sul cellulare per un attimo e mi sono ritrovata a terra. Il telefono mi è volato via di mano».
L’impatto è stato violento e improvviso. Confusa e stordita, la donna ha cercato di rialzarsi rischiando di essere travolta da un secondo veicolo. «Ero in mezzo alla strada, non capivo bene cosa fosse successo» spiega ancora scossa.
L’indifferenza del pirata
L’automobilista responsabile dell’investimento non si è fermato, dileguandosi senza prestare soccorso. L’unica persona a fermarsi è stata una donna alla guida di un’auto di colore arancione scuro o rosso, che si è assicurata delle condizioni di Katiuscia prima di ripartire.
«Mi ha vista lì, scombussolata, e si è preoccupata. È stata l’unica», ha spiegato con amarezza la donna, che ancora fatica a credere all’indifferenza mostrata dagli altri automobilisti.
Le conseguenze
Su consiglio dei carabinieri, il giorno seguente Katiuscia si è recata al pronto soccorso dove le è stato diagnosticato un trauma cranico con prognosi di sette giorni. Dovrà indossare il collarino e seguire una terapia specifica.
Nell’impatto ha perso anche il telefono, distrutto e irrecuperabile. «Mi dispiace davvero perché era un regalo fatto da mio figlio con il suo primo stipendio – ha aggiunto la vittima -. È stato tutto così veloce che faccio ancora fatica a rendermene conto».
L’appello
«Mi resta solo la paura e la speranza che a nessun altro capiti di trovarsi, come me, a terra in mezzo alla strada e vedere chi ti ha colpito andare via», ha concluso Katiuscia. Intanto, sono in corso le indagini per risalire all’identità del pirata.