Durante l'emergenza

Azienda bergamasca condannata: aveva ottenuto illecitamente 900 mila euro di fondi Covid

La società, del settore ortofrutticolo, era destinataria di due interdittive antimafia. Confiscate le somme e multata per 60 mila euro

Azienda bergamasca condannata: aveva ottenuto illecitamente 900 mila euro di fondi Covid

Una società bergamasca del settore ortofrutticolo è stata condannata di aver illecitamente ottenuto dei finanziamenti pubblici, stanziati durante l’emergenza Covid. La guarda di finanza di Bergamo ha provveduto a confiscare le somme di denaro, poco meno di un milione di euro. A carico dell’azienda anche una sanzione pecuniaria di 60 mila euro.

Ha falsamente dichiarato di avere tutti i requisiti

Un’inchiesta, come riporta L’Eco di Bergamo, partita dall’analisi delle informazioni che sono state acquisite grazie al sistema di prevenzione antiriciclaggio. A condurla la guardia di finanza di Bergamo, su delega della Procura della Repubblica.

Nel periodo della pandemia, era stato istituito un Fondo di Garanzia per le Pmi per sostenere le imprese colpite dalla crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria allora in corso, che – come sappiamo – colpì particolarmente la Bergamasca.

La società avrebbe quindi presentato cinque richieste di finanziamento, per 6,7 milioni di euro complessivi. Due di queste sono state accolte, con l’erogazione di circa 900 mila euro, ottenuti illecitamente. L’azienda, infatti, ha dichiarato di possedere, falsamente, tutti i requisiti richiesti: a quanto è emerso, era già destinataria di due interdittive antimafia emesse nel 2019, che la escludevano automaticamente dai fondi pubblici.

La Procura, dopo le indagini, ha quindi sequestrato preventivamente le somme ricevute. Sequestro trasformatosi poi in confisca definitiva dopo la sentenza del Tribunale di Bergamo, arrivata lo scorso 23 settembre. Estinto, per il legale rappresentante dell’azienda, il reato nei propri confronti, dopo aver restituito circa 132 mila euro al ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La società è stata condannata ai sensi del Dl 231/2001, che prevede la responsabilità amministrativa degli enti (siano essi persone giuridiche o società) per i reati commessi nel loro interesse oppure a loro vantaggio.