Ora è lì, maestosa nella sua aiuola in Piazzale Goisis, a Bergamo. Eppure, anche la coppona di marmo dell’Europa League, finanziata dai tifosi atalantini e piazzata vicino allo stadio per ricordare la vittoria di Dublino, era stata oggetto di qualche osservazione in Consiglio comunale.
Aveva infatti destato preoccupazione nel consigliere di Fratelli d’Italia Filippo Bianchi che, pur mostrando di apprezzare l’idea che si celebrasse la conquista del campionato europeo, temeva che l’installazione scorretta della scultura potesse creare qualche problema nell’area, usata anche come parcheggio.
«Si scelga una posizione adatta»
«È condivisibile l’orgoglio bergamasco per la sua squadra, che tra l’altro contribuisce a far conoscere Bergamo nel mondo – aveva precisato Bianchi nella sua interrogazione, presentata il 6 settembre -. Si ritiene però corretto un eventuale posizionamento della coppa, alta due metri in marmo, in una postazione che sfrutti ad esempio un’aiuola (tuttavia sempre suolo di proprietà comunale), per evitare un ulteriore appesantimento degli spazi pubblici praticabili di piazzale Goisis, tenendo inoltre conto delle visuali prospettiche».
Dato il peso del monumento sportivo, il consigliere aveva anche chiesto la massima attenzione, per garantire la sicurezza anche in caso di forte affluenza delle tifoserie.
L’assessore Rota: «Posizionata in modo idoneo»
Come sanno tutti, nel frattempo è passato più di un mese – per le interrogazioni scritte, i tempi spesso sono abbastanza lunghi – e l’Amministrazione con i tifosi ha inaugurato la coppa gigante, alla presenza della sindaca Elena Carnevali e dell’assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota, che ha quindi risposto a Bianchi.
«La riproduzione in marmo della coppa è stata installata nel Piazzale Goisis, in posizione idonea con tutte le autorizzazioni necessarie, e inaugurata la sera del 17 ottobre» ha spiegato l’esponente della Giunta.
«Tale riproduzione è stata finanziata autonomamente dai tifosi atalantini. L’inaugurazione, nell’ambito della festa per i 118 anni di fondazione della società di calcio Atalanta, è avvenuta alla presenza dei vertici societari atalantini, alcuni giocatori in rappresentanza della squadra, dai tifosi e della sindaca accompagnata dal sottoscritto – ha concluso, non tralasciando poi una nota emozionale -. Significativa e commovente, a mio giudizio, la scritta posta sul basamento che così recita: “Dedicata a chi l’ha sempre sognata e non ha potuto viverla”».