Dopo sei interventi e un po’ di resistenza fisica, è stato eseguito questa mattina (giovedì 30 ottobre) lo sgombero di un appartamento Aler. Si tratta di un alloggio di edilizia residenziale pubblica in via Luzzati, a Bergamo, occupato abusivamente da una donna di nazionalità cubana con due figlie minori.
«Prosegue con costanza l’attività di recupero del patrimonio pubblico occupato senza titolo – ha detto il presidente di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio, Corrado Zambelli -. Anche in questo caso, come in altri recenti, abbiamo operato in stretto coordinamento con il Comune di Bergamo e con le autorità competenti, nel pieno rispetto delle procedure e con grande attenzione alla tutela delle persone coinvolte. È importante ribadire che gli alloggi popolari devono essere destinati a chi ne ha diritto e rispetta le regole: occupare abusivamente significa sottrarre un bene a una famiglia in attesa».
Erano entrati nel 2024
L’appartamento, di proprietà di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio, era stato occupato con effrazione tra maggio e giugno del 2024. Nel corso dell’ultimo anno la situazione è stata costantemente monitorata da Aler e dalle autorità competenti.
Dopo una denuncia presentata poco dopo l’estate 2024, sono stati effettuati complessivamente sei interventi sul posto: tre sopralluoghi con i tecnici di Aler e due accessi con l’Ufficiale giudiziario per procedere alle notifiche e ai tentativi di liberazione dell’alloggio.
Oggi il sesto (e ultimo) intervento
Questa mattina, lo sgombero ufficiale, con tanto di resistenza della donna. Durante l’intervento conclusivo, infatti, la signora cubana ha reso necessario l’intervento della polizia, che ha garantito il regolare completamento delle operazioni.
L’immobile Aler è stato liberato e messo in sicurezza, mentre la donna, residente anagraficamente a Ponte Nossa, è stata presa in carico dai servizi sociali del Comune che, in collaborazione con Caritas, hanno messo a disposizione un alloggio temporaneo per garantire assistenza e tutela alle minori.
Dalla parte delle «persone perbene»
L’abusivismo, si sa, è un fenomeno diffuso ovunque in Lombardia. Lo ha ribadito anche Paolo Franco, l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale: «A Bergamo, come nel resto della regione, siamo al lavoro, insieme a tutti i soggetti coinvolti, per arginare il fenomeno dell’abusivismo e ripristinare la legalità. Chi occupa illegalmente prevarica il diritto delle famiglie che rispettano le regole e attendono il proprio turno in graduatoria. Noi siamo e saremo sempre dalla parte delle persone perbene».
Niente sconti
Sempre l’assessore Franco, aggiunge: «Le occupazioni abusive non sono mai giustificate: le istituzioni preposte hanno gli strumenti per aiutare le persone in difficoltà, come dimostra anche il caso specifico che ha visto l’intervento dei servizi sociali».
Anche Corrado Zambelli lo ha sottolineato: «Aler continuerà a vigilare su tutto il territorio, intervenendo ogni volta che sarà necessario per difendere la legalità e garantire che il patrimonio pubblico sia utilizzato in modo corretto e trasparente».