Si apre con la gara di Udine, che vede in campo la Dea, il decimo turno di campionato di Serie A. Per i nerazzurri, dopo due vittorie e ben sette pareggi nelle prime nove giornate, è d’obbligo arrivare al successo, soprattutto perché andando avanti un solo punto alla volta diventa complicato sostenere con entusiasmo il lavoro quotidiano. Vincere è sempre importante, ma in questo momento lo è ancora di più.
Mister Juric ha detto alla vigilia che non vuole vedere un’altra Cremona. Ci permettiamo di aggiungere che nemmeno la gara di Parma e il primo tempo con il Pisa sarebbero la cosa migliore in una sfida come quella di Udine, dove l’Atalanta intera, intesa come tutto il mondo nerazzurro, ha grandissimo bisogno di vincere.
La classifica, in questa fase, non bisognerebbe guardarla, ma lo facciamo tutti. E non è bello vedere la Dea così in basso, anche perché le prestazioni in realtà raccontano di una squadra che meriterebbe un piazzamento migliore.
L’Atalanta magari non incanta – e non lo ha mai fatto con continuità nemmeno in passato -, ma costruisce un sacco di situazioni da gol e praticamente mai, a parte con il Psg, ha subito tanto le iniziative dell’avversario al punto da meritare di perdere. O da far dire e pensare che il punto conquistato fosse un lusso. Anzi, è successo molto spesso il contrario. Le chiacchiere, però, stanno a zero e adesso si deve guardare solo a quanto succede in campo.