Tutti aspettavano la svolta dopo la serie infinita di pareggi con rimpianti, ma nell’anticipo di oggi (sabato 1 novembre), a Udine, è arrivata la prima sconfitta dell’Atalanta in questo campionato. Cade così anche quella sorta di unico alibi, cioè l’imbattibilità in campionato, e si passa probabilmente nella parte destra della classifica: un inedito non da poco nell’ultimo decennio.
Juric, ai microfoni di Dazn, non può certo vedere il consueto bicchiere mezzo pieno, segnalato anche alla vigilia. «Oggi – afferma con poche frasi ed evidentemente contrariato – è mancato tutto: ritmo, gioco, tecnica. Non so dire se abbiamo sofferto un calo fisico o piuttosto mentale. Se sino a oggi ero molto soddisfatto, adesso fatico ad attaccarmi a un qualsiasi aspetto positivo. C’è poco da dire e da aggiungere: tutto è stato negativo».
Nelle pur positive ma infruttuose prove precedenti, molti commentatori avevano lamentato ritmo lento e scarso mordente. Si chiede quindi al mister come sia possibile trovare una maggior intensità: «Credo e spero sia stata una partita a sé. Abbiamo fatto bene in tante partite, dove sono arrivati pareggi e non meritati successi. Oggi ho visto una squadra che si è espressa male nel gioco, nei contrasti e anche nel semplice “body language”».
Anche l’ipotesi stanchezza non salva la prestazione contro l’Udinese. E lo ammette pure Juric: «L’aspetto fisico è un’attenuante relativa, abbiamo inserito cinque ragazzi nuovi rispetto al Milan, mi aspettavo ben altro rendimento. Una giornata negativa, resti un episodio».
Samardzic, Sulemana e Scamacca dall’inizio, ma hanno deluso. Anche il mister: «Oggi avevano una grande occasione e non l’hanno sfruttata. Prima dei rientri di Lookman e De Ketelaere avevo avuto da loro risposte ben migliori. Ho avuto l’impressione che i rientri di Lookman e De Ketelaere, invece di renderci più forti, sono diventati un blocco. Dobbiamo subito ripartire».