È stato più di un ristorante: ha smistato la posta, ha accolto persone da ogni dove, ha ospitato uffici e uno dei primi sportelli bancari, ma anche le prime telefonate. Dopo 115 anni, a inizio 2026 il Ristorante Posta di Sant’Omobono Terme chiuderà e con esso anche un importante capitolo di storia della Valle Imagna.
Una storia iniziata nel 1907

Quelli dei prossimi mesi saranno gli ultimi pranzi e cene serviti dalle sorelle Petronilla Frosio, chef-patron del ristorante (e presidente del Gruppo ristoratori Ascom Bergamo Confcommercio), e Luisa, co-titolare e responsabile di sala. Dopo anni di intensa attività, hanno raccontato a L’Eco di Bergamo, sentono il bisogno di riposarsi dalla frenesia tipica del ristorante.
La storia del Ristorante Posta è iniziata molto prima: 115 anni fa, da quando nel 1910 aprì ufficialmente sotto la guida del fratello del nonno delle due donne, Carlo Frosio. Il primo atto notarile, a voler essere precisi, risale addirittura a qualche anno prima: il 1907, quando il bisnonno delle attuali titolari acquistò il terreno.
La sua posizione strategica fece del Ristorante Posta un vero e proprio punto di riferimento. Il nome lo si deve all’attività di smistamento posta verso l’alta Valle Imagna, che avveniva proprio tra le sue mura. Poi, nei giorni di mercato, ospitava anche diversi uffici: notaio, geometra e dentista, oltre al primo sportello della Banca Popolare di Bergamo mai aperto in Valle Imagna.

I riconoscimenti e la svolta di qualità
Alla sua guida si succedettero il fratello di Carlo, Luigi (nonno di Petronilla e Luisa), la moglie Gemma Manzoni e, dopo la guerra, il figlio Sperandio, padre delle titolari, che trasformò l’attività in Bar-Trattoria Posta. In quel periodo, erano in tanti a frequentarlo anche per ricevere e inviare comunicazioni via telefono: le sorelle aiutavano sia cercando in paese le persone che dovevano ricevere telefonate, che nel ristorante di famiglia.
Infine, hanno raccolto le redini dell’attività di famiglia, trasformando il ristorante con la qualità delle materie prime locali. Nel 2007 è arrivato il riconoscimento di Attività Storica da Regione Lombardia; inoltre, è stato inserito anche tra le 2.300 imprese più longeve d’Italia. Un lavoro «bellissimo», hanno raccontato, ma è arrivato il momento di fermarsi.
Il Ristorante Posta si fermerà ufficialmente nel primo periodo del 2026. L’augurio è che qualcuno voglia raccogliere la centenaria eredità dell’attività: le sorelle Frosio hanno infatti spiegato di essere disponibili a trattative. Nel frattempo, giovedì sera (6 novembre), i colleghi commercianti si incontreranno a cena proprio al Posta, per salutare e ringraziare Petronilla e Luisa.