Interrogazione

Lavori alle piscine Italcementi, Tentorio: «E la bonifica dell’amianto è stata effettuata?»

La consigliera di minoranza (FdI) chiede lumi sulla rimozione del materiale nocivo, alla luce dei recenti lavori a vetri e serramenti

Lavori alle piscine Italcementi, Tentorio: «E la bonifica dell’amianto è stata effettuata?»

La bonifica del controsoffitto contenente amianto delle piscine Italcementi è stata effettuata? È quanto si chiede Ida Tentorio, consigliera di minoranza di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione in cui vuole fare luce su uno dei punti del cronoprogramma di ristrutturazione della piscina comunale, al momento in corso.

La questione dell’amianto e dei lavori ora in corso

«Nel corso dei lavori era stata accertata la presenza di amianto all’interno dell’intonaco del controsoffitto esistente e la necessità della relativa rimozione e bonifica – si legge nell’interrogazione -. Doveva costituire, se non la prima in assoluto, una delle prime operazioni da eseguire dopo l’allestimento del cantiere».

Nei giorni scorsi, prosegue Tentorio, risultano in corso le operazioni di rimozione dei vetri e dei serramenti perimetrali della struttura della piscina coperta esigente. Da qui la richiesta di saperne di più. «Qualora la bonifica dell’amianto non fosse ancora stata effettuata o adeguatamente confinata, tali operazioni potrebbero comportare un rischio di dispersione di fibre di amianto nell’ambiente».

«Ci si chiede pertanto – prosegue il consigliere -, con preoccupazione, in quale modo siano tutelati i lavoratori, i residenti e i futuri utilizzatori anche degli impianti esterni, durante le lavorazioni ancora da realizzare». Entrando nel merito del progetto, Tentorio fa un ulteriore appunto sulle coibentazioni necessarie per raggiungere i valori richiesti per la classificazione Nzeb (Near zero energy building).

«Si prevedeva fossero realizzate con un cappotto interno, ci si chiede se l’intervento di rimozione dell’amianto possa essere stato sostituito da una semplice protezione o rivestimento (ad esempio mediante cappotto interno)». Soluzione che, qualora confermata, «non costituirebbe una rimozione effettiva del materiale nocivo e comporterebbe una modifica sostanziale al progetto originario e ai relativi costi».

I lavori alle piscine Italcementi

La bonifica è stata fatta oppure il progetto è cambiato?

Tentorio chiede, quindi, «se la bonifica del controsoffitto contenente amianto sia stata effettivamente eseguita e, in caso affermativo, in quale data e con quali modalità di sicurezza e confinamento», ma anche se «siano stati rilasciati i necessari certificati di avvenuta bonifica e smaltimento da parte di ditte autorizzate e se tali documenti siano disponibili per la consultazione da parte del Consiglio comunale».

Al contrario, «se la bonifica non sia ancora avvenuta», la consigliera chiede «per quale motivo e quando sia prevista la sua esecuzione, considerando che essa risultava come prima fase del cronoprogramma dei lavori» e se le lavorazioni attualmente in corso «possano comportare rischi di dispersione di fibre di amianto nell’ambiente e quali misure di sicurezza siano stato adottate per evitarlo».

Infine, Tentorio chiede «se vi sia stata una modifica al progetto originario riguardante il trattamento del materiale contenente amianto (ad esempio mediante incapsulamento o copertura) e, in tal caso, chi abbia approvato tale variazione e con quali motivazioni tecniche e normative».