Ha confessato dopo una lunga notte di interrogatorio Vincenzo Lanni, l’uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre colpiva alle spalle una donna in piazza Gae Aulenti, nel cuore di Milano. Il 46enne, ex programmatore informatico, ha ammesso di aver scelto la vittima “a caso”, spinto da un profondo senso di frustrazione e da un rancore accumulato nel tempo.
Non conosceva la donna aggredita
Secondo quanto emerso davanti al sostituto procuratore Maria Cristina Ria, Lanni avrebbe agito in modo premeditato, scegliendo l’area della Torre Unicredit come simbolo del potere economico. Non conosceva la donna aggredita, Anna Laura Valsecchi, 43 anni, manager di Finlombardia residente a Meda. L’ha colpita – ha detto – per “colpire quel mondo” che riteneva causa delle proprie delusioni.
«Forte risentimento»
Lanni aveva da poco lasciato una comunità di recupero da cui era stato allontanato per cattiva condotta. Nella confessione ha parlato di un “forte risentimento” per quell’allontanamento e di una rabbia mai sopita per il licenziamento subito dieci anni fa da un’azienda informatica. A inchiodarlo sono state anche le indicazioni fornite dalla sorella gemella, che ha riconosciuto l’uomo nei filmati diffusi e ha contattato i carabinieri.
Era un uomo libero
Seguendo le sue confessioni, gli investigatori del comando provinciale di Milano hanno ritrovato, nei pressi di un supermercato di viale Famagosta, il giubbotto usato durante l’aggressione. Lanni non era sottoposto a misure restrittive: nel 2015 aveva scontato una pena per aver accoltellato due anziani nella Bergamasca, ma era tornato in libertà al termine della detenzione.
Come sono andate le cose
L’aggressione è avvenuta poco dopo le 9 del mattino. Valsecchi, appena uscita dalla metropolitana, stava raggiungendo il suo ufficio quando Lanni l’ha raggiunta alle spalle e l’ha colpita con un coltello. Le immagini di videosorveglianza mostrano la donna che, inizialmente incredula, si accascia subito dopo aver chiesto aiuto.
Donna grave ma non in pericolo di vita
Trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda, è stata operata dai chirurghi del Trauma Center. «La paziente ha riportato una ferita da arma da taglio che ha interessato torace e addome – ha spiegato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso -. L’intervento è durato circa due ore. Le sue condizioni restano gravi ma stabili, e la prognosi rimane riservata». Intanto la Procura di Milano prosegue gli accertamenti per definire i contorni del gesto e valutare le condizioni psichiche dell’aggressore, che rimane in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.