Un Parco della Trucca 2? Nei giorni scorsi, il comitato di quartiere di Redona ha presentato al Comune di Bergamo un progetto ambizioso: un ponte ciclopedonale di 200 metri per collegare l’Edoné con via Correnti e Martinella, superando la trafficata provinciale.
Lo scopo principale della proposta avanzata, in realtà, era quello di portare all’attenzione di Palafrizzoni un piano di collegamento alternativo al sottopasso ciclopedonale prospettato dal Comune e dalla Provincia nell’ambito della sistemazione del nodo della Martinella – qui, entro 15 giorni, tornerà il semaforo sempre verde -: più lontano dall’incrocio con la Sp 35 e soprattutto molto più costoso (stimato intorno ai 5 milioni di euro).
Landbridge
Insomma, a Redona qualcuno sogna in grande. O meglio, in verde. Come ha riportato oggi (martedì 4 novembre) L’Eco di Bergamo, l’idea, firmata dall’architetto Agostino Maninetti – residente e collaboratore della Provincia – insieme al presidente del comitato di quartiere e geometra Emiliano Bezzi, immagina un “landbridge”, letteralmente un ponte verde completo di percorsi ciclopedonali, un parco lineare e un punto panoramico da cui affacciarsi sulla città.
«La nostra proposta non contrasta il nuovo impianto viabilistico previsto dalla sistemazione dell’incrocio della Martinella con l’introduzione del semaforo verde continuo e l’allargamento della strada. Anzi, è un progetto più complesso che va oltre il tema della mobilità», ha spiegato Bezzi.
Il progetto
Il percorso sarebbe lungo 200 metri e largo 50, poggiando su grandi travi ad arco. Partendo dall’area dell’Edoné raggiungerebbe il bacino del torrente Gardellone, integrando anche delle piste ciclopedonali in direzione di via Martinella. Nel rendering ci sono anche dei “gradini erbosi” pensati per essere una sorta di spalti naturali, per futuri e possibili eventi.
Ma non solo. Anche un parcheggio nella zona sud, verso via dei Bersaglieri e una nuova bretella a doppio senso tra via Martinella e lo svincolo di Torre Boldone sulla provinciale. Quest’ultimo intervento, secondo il geometra Bezzi, permetterebbe di chiudere via Martinella nel senso unico ipotizzato da Comune e Provincia, migliorando la sicurezza dell’incrocio ed evitando ai residenti lunghi percorsi alternativi.
Proprio lo stesso geometra ha ammesso: «Questo intervento collegherebbe Redona con una grande area verde che crediamo potrebbe diventare un Parco della Trucca 2».
Riqualificare la Martinella
In realtà, il landbridge rientra in una proposta più ampia di riqualificazione della Martinella, pensata per migliorare la “mobilità dolce” e ridurre le barriere architettoniche.
Il passaggio creerebbe infatti un asse verde continuo tra spazi pubblici, scuole e impianti sportivi. Lo dimostra il pacchetto proposto dal comitato di Redona, comprensivo di un parcheggio d’interscambio e un restyling dell’incrocio della Martinella, oggi uno dei nodi più caotici del quartiere.
Fin qui, si parla quindi di un’infrastruttura pensata per essere bella e utile. Ma come spesso accade, a fare la differenza è il capitolo dei costi.
Berlanda: «Bella l’idea, ma è troppo cara»
L’assessore alla Mobilità Marco Berlanda non ha nascosto il suo apprezzamento per il progetto, definendolo «una proposta interessante e curata, ma che oggi comporterebbe un maggiore lavoro in termini di espropri, progettazione e ricerca dei finanziamenti». Insomma, «l’idea è bella, ma sarebbe troppo onerosa».
Berlanda ha comunque aperto uno spiraglio, spiegando che l’Amministrazione valuterà se inserire alcuni elementi del progetto all’interno del piano generale di riqualificazione urbana.
Ci hanno provato
Per il Comitato di Redona, il “ponte verde” resta il tentativo di ricucire il quartiere, ridurre il traffico e restituire spazio a pedoni e ciclisti. E, soprattutto, un segno di partecipazione civica che mostra come anche dal basso possano nascere proposte.
«In ogni caso, è una proposta e siamo aperti ad altre soluzioni», conclude il geometra Bezzi. Intanto, il progetto verrà condiviso il 18 novembre alle 20.45 con i residenti di Redona, al polo civico.