Bravate e conseguenze

Al Betty Ambiveri di Presezzo doppio “agguato” con lo spray al peperoncino in due giorni: indagano i carabinieri

Il primo caso ieri mattina (martedì 4 novembre), l'altro oggi. Scattata l'evacuazione, portati in ospedale alcuni studenti

Al Betty Ambiveri di Presezzo doppio “agguato” con lo spray al peperoncino in due giorni: indagano i carabinieri

Per ben due volte nel giro di un paio di giorni, all’Istituto superiore Betty Ambiveri di Presezzo qualche studente, pensando forse di essere spiritoso, ha spruzzato dello spray urticante al peperoncino nel corridoio. Risultato: blocco delle lezioni, evacuazione in cortile di alunni e personale e intervento dei soccorsi.

Se già la prima volta era di troppo, dopo il secondo caso, avvenuto oggi (mercoledì 5 novembre), i carabinieri di Ponte San Pietro sono intervenuti e sono ora al lavoro per individuare il responsabile.

Il primo caso

L’episodio, come spiega PrimaMerate, è arrivato a meno di ventiquattr’ore di distanza da un primo caso, avvenuto ieri mattina, intorno alle 11.30. La sostanza urticante era stata diffusa al secondo piano, provocando bruciore e irritazione a gola e occhi a diversi ragazzi, ragazze e insegnanti, una ventina in tutto. Portando, subito dopo, all’evacuazione dell’istituto e all’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e sanitari.

Il secondo “agguato”

Sembrava che la questione fosse chiusa, invece oggi c’è stato un secondo “agguato” con lo spray, poco prima delle 11, ancora nel corridoio del secondo piano. Stessi sintomi per le persone esposte e ancora una volta è scattato l’allarme: pompieri, ambulanze e automediche hanno fatto il loro ingresso nel parcheggio, con intervento dei medici in codice giallo e il trasporto di un ristretto numero di studenti agli ospedali di Ponte San Pietro e Seriate.

Anche in quest’occasione, si è perso diverso tempo per verificare che all’interno fosse tutto a posto, prima di dichiarare di nuovo l’agibilità e permettere a tutti di rientrare e riprendere le lezioni. Sul luogo dell’accaduto come da protocollo c’erano anche i tecnici di Ats Bergamo, per verificare la corretta esecuzione delle procedure di emergenza ed evacuazione.