Si è sentito male mentre si trovava nel suo ufficio, vani purtroppo i soccorsi. Osvaldo Longhi, 64 anni, è morto nella mattinata di mercoledì 5 novembre attorno alle 7.30: era titolare della storica attività Spaccio Carni Co.Ma.Ri. di via Borgo Palazzo, nel quartiere di Celadina.
Un uomo «duro e serioso», ma con «un grande cuore»
Allertati i soccorsi, sul posto sono arrivate un’ambulanza e un’automedica, con una pattuglia dei carabinieri. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari, come riporta L’Eco di Bergamo, per Longhi purtroppo non c’è stato nulla da fare.
L’uomo, residente a Brusaporto, aveva fondato nel 1987 la Società cooperativa macellatori riuniti, Co.Ma.Ri. appunto, con la sua famiglia. L’obiettivo era proseguire l’attività del macello comunale alla Celadina. Con lo Spaccio era diventato uno dei punti di riferimento per la vendita di carne a Bergamo e nelle vicinanze grazie anche alla duplice attività: quella di vendita al dettaglio e la distribuzione all’ingrosso.

Osvaldo Longhi, nel sito web dello Spaccio, è descritto come un uomo dall’aspetto «duro e serioso, unito a un grande cuore. Un carattere positivo e una mente analitica, sempre sorridente. Possiamo definirlo un professionista di vecchio stampo, concreto e pragmatico, che va subito al sodo senza perdere tempo. Ha ufficialmente iniziato il lavoro a soli 14 anni, in quello che era a suo tempo il vecchio macello comunale. Per lui, la lavorazione della carne è sempre stata una passione».
Il lavoro gli assorbiva buona parte della giornata: «Puoi vivere la tua vita in modo sereno, solo se ti piace fare quello che fai ogni giorno», aveva risposto a chi gli chiedeva quali fossero le sue passioni. I funerali saranno celebrati venerdì 7 novembre alle 14.30, nella parrocchiale di Tribulina. La camera ardente è stata allestita alla casa del commiato di Seriate, in via Dante 21.