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Il paradosso: Marsiglia regala emozioni forti, ma per confermale bisogno vincere anche con il Sassuolo

Ora che la vittoria del Velodrome è agli archivi, domenica con la squadra di Grosso è fondamentale mettere in campo le stesse cose viste in Francia

Il paradosso: Marsiglia regala emozioni forti, ma per confermale bisogno vincere anche con il Sassuolo

Gare come quella del Velodrome sono di altissimo livello sul piano emotivo e calcistico. La Champions League è il torneo per eccellenza e far parte di quel lotto di squadre che la giocano è motivo d’orgoglio, alza il livello di tutte le componenti e permette di crescere molto più rapidamente. Il nocciolo della questione, lo abbiamo già detto tante volte, è che per giocare partite di questo tipo bisogna vincere affrontando con lo stesso spirito tutte quelle sfide come la prossima, ovvero Atalanta-Sassuolo.

Può sembrare una banalità ma non lo è affatto, soprattutto se pensiamo alla Dea di oggi che vive un campionato sull’altalena di prestazioni che stiamo osservando. Udine, prima ancora Cremona e Parma, sono la dimostrazione di come la squadra non abbia fornito prove sempre dello stesso livello e che ora, visto quanto i giocatori sono in grado di fare nelle giornate migliori, è necessario prima di tutto confermarsi. Già con il Sassuolo ma anche nel percorso delle successive gare che la Dea dovrà incontrare.

Facciamo questo tipo di discorso a due giorni dalla gara contro i neroverdi esattamente per “colpa” di quanto la squadra ha messo in campo tra Udine e Marsiglia, due prove talmente lontane sotto tutti i punti di vista che non c’è una spiegazione logica che vada oltre le motivazioni. L’approccio, la capacità di entrare in campo con il piglio giusto. Perché le doti, le capacità tecniche e tattiche, le giocate non le perdi e nemmeno le acquisisci in poche ore mentre la testa può cambiare tutto nel giro di pochissimo tempo.