Aveva 73 anni

Mozzo piange la volontaria: «Ciao Susi, eri un vulcano di energia e amore»

A soli 16 anni iniziò a lavorare come parrucchiera. Dopo il matrimonio, con il marito Renato gestì la gastronomia di via Broseta fino al 2000

Mozzo piange la volontaria: «Ciao Susi, eri un vulcano di energia e amore»

Mozzo piange la scomparsa improvvisa di Susi Gambarara, venuta a mancare sabato 26 ottobre, a 73 anni. Una donna solare, generosa e instancabile, che ha lasciato un segno profondo nella sua famiglia e nella comunità di Mozzo.

Nata a Bergamo nel 1952, Susi fin da giovanissima aveva mostrato una grande intraprendenza: a soli 16 anni aveva iniziato a fare la parrucchiera, un mestiere che amava e che l’aveva portata ad aprire un proprio salone, prima a Mozzo e poi a Bergamo. Nel 1967 conobbe Renato Gavazzeni, che sarebbe diventato suo marito nel 1972.

Insieme hanno costruito una famiglia unita, segnata da tanto lavoro, sacrifici e amore. Dal loro matrimonio sono nati Andrea e Federico. Dopo gli inizi come parrucchiera, Susi e Renato si dedicarono a una nuova avventura: la gastronomia di via Broseta, aperta nel 1987 e attiva fino al 2000.

«Eravamo un vulcano – racconta Renato -, sotto le feste natalizie lavoravamo in nove in appena 65 metri di negozio. Ma la soddisfazione era grande: la gente veniva da tutta la provincia, anche da lontano. Persino Vittorio Feltri e Lucio Parenzan erano nostri clienti affezionati». Specialità di casa erano la pasta fresca, il pollo allo spiedo e gli scarpinocc, che fecero conoscere la loro gastronomia oltre i confini bergamaschi anche grazie a una apparizione sulla rivista “Dove”.

Susi però non era solo una donna di lavoro: la sua passione per la cucina e la cura per gli altri la portarono a impegnarsi come volontaria in oratorio e, per molti anni, come cuoca nella casa parrocchiale per i ragazzi del seminario seguiti da don Massimo Colombo. «Andava tutti i giorni a preparare da mangiare ai ragazzi – ricorda Renato -. Lo faceva con il cuore, come una mamma».

Profondamente legata alla parrocchia, Susi (…)

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