Polizia locale e guardia di finanza hanno elevato, nei giorni scorsi, diciannove sanzioni per diverse migliaia di euro a Treviglio, nell’ambito di un controllo a tappeto per il contrasto alla ludopatia.
Sanzioni per oltre 180 mila euro a diciannove esercizi
Bar, tabaccherie e sale da gioco: questi gli esercizi controllati dagli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Giovanni Vinciguerra, e dai militari della guardia di finanza di Treviglio, con il comandante Davide Chiodelli.
Nello specifico, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, sono state controllate eventuali irregolarità dei contratti, il rispetto delle distanze dalle zone sensibili, gli orari di funzionamento e tutto quello che concerne i regolamenti previsti. L’attenzione si è concentrata in particolare verso le sale slot più grandi, con videopoker e apparecchi Vlt.
Su ventiquattro esercizi pubblici controllati, come riporta Corriere Bergamo, sono state comminate diciannove sanzioni amministrative, per un totale complessivo che supera i 180 mila euro. Diverse le norme infrante: in quattro non è stata rispettata la distanza minima di 500 metri da luoghi sensibili. Sanzione triplicata vista la presenza di più macchine per il gioco, arrivando per ognuno degli esercizi a cifre che oscillano fra i 40 e i 45 mila euro.
Più piccole le altre quindici sanzioni: tremila euro per non aver rispettato le fasce orarie di funzionamento dei videopoker. «La nostra città e l’ambito della Bassa Bergamasca occidentale sono sempre stati in prima linea contro il gioco d’azzardo patologico – ha detto il sindaco di Treviglio, Juri Imeri -. Ogni controllo rappresenta anche un momento di formazione, sensibilizzazione e confronto verso gli operatori».
Sospesa l’attività di una kebabberia per criticità igienico-sanitarie
Negli ultimi mesi, gli agenti della polizia locale hanno effettuato anche 150 verifiche e ispezioni nei confronti di mercati, esercizi commerciali fissi, bar, ristoranti e kebabberie, in cui sono state controllate autorizzazioni, norme igieniche, esposizione dei prezzi, tracciabilità dei prodotti e corretta occupazione del suolo pubblico. Dalle verifiche sono emerse alcune criticità igienico-sanitarie: sospesa temporaneamente l’attività di una kebabberia da parte di Ats, elevate sanzioni per venti attività.