L’incendio divampato nella notte fra giovedì 6 e venerdì 7 novembre all’interno di un capannone nell’area industriale di Badalasco, località di Fara Gera d’Adda, sarebbe di natura dolosa. Lo confermano gli inquirenti, ora al lavoro per riuscire a risalire ai colpevoli: una delle strade battute sembrerebbe quella della ritorsione contro l’azienda affittuaria dell’immobile.
Il motivo forse legato a un’insolvenza
Il capannone andato in fiamme, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, è anche la sede di un’impresa di stoccaggio e gestione di rifiuti speciali. Nella notte fra giovedì e venerdì della scorsa settimana, l’incendio: ora l’immobile è tornato a disponibilità dell’impresa, ma inizialmente è stato dichiarato inagibile a causa dei danno provocati dal rogo.
Rogo che, secondo quanto accertato nei giorni scorsi dagli inquirenti, sarebbe stato effettivamente appiccato da qualcuno. Sul chi, ancora non ci sono certezze: al momento stanno indagando le forze dell’ordine, anche sulla base dei rilievi condotti sia in primo luogo dai carabinieri di Fara accorsi quella notte, sia successivamente dalla polizia locale.

Gli uomini del comandante Luca Ubbiali e del luogotenente dei carabinieri Federico Turchi stanno battendo tutte le strade possibili, avvalendosi anche delle immagini di videosorveglianza, con l’intento di individuare i colpevoli. Un sospetto c’è: l’incendio potrebbe essere legato all’insolvenza da parte dell’azienda, che da qualche mese aveva interrotto il pagamento del canone d’affitto nei confronti dei proprietari del capannone incendiato.
Non sono tuttavia escluse altre piste. Oltre ai filmati, le forze dell’ordine stanno verificando anche accessi e uscite dal territorio comunale registrata dai varchi elettronici e dal sistema Targa System.