Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 novembre, il museo Ruralia di Osio Sotto si è trasformato, per una volta, in un set degno del celebre film Una notte al museo. Nessun T-Rex si è messo a correre tra le sale, ma la magica atmosfera era la stessa: oggetti e mestieri del Novecento sembravano davvero prendere vita.
L’iniziativa, intitolata proprio “Una notte al museo”, ha visto protagonisti i piccoli alunni di una classe quinta dell’Istituto di Osio, che hanno vissuto l’esperienza di trascorrere una notte tra i ricordi di un tempo passato.
Arrivati nel tardo pomeriggio, i piccoli ospiti hanno preso “possesso” del museo, che per l’occasione si è animato di artigiani e lavoratori del secolo scorso. Dopo una visita guidata, i bambini hanno guardato un film, condiviso una pizza e giocato prima di addormentarsi sulle 30 brandine donate da un’azienda osiense, un gesto che ha reso ancora più speciale l’iniziativa.
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L’esperienza si inserisce in un più ampio progetto educativo che mira a far conoscere il museo a livello provinciale. Durante la settimana, infatti, sono stati avviati diversi percorsi didattici per le scuole, dall’asilo alle superiori.
«Già l’anno scorso, con l’aiuto dell’associazione Arti e Mestieri, siamo riusciti a organizzare laboratori per le medie e le superiori sui due grandi conflitti armati che hanno segnato la storia europea – racconta Marco Ravasio, direttore del museo Ruralia –. Quest’anno la presenza dello storico Alberto Gambirasio, che metterà a disposizione la sua grande professionalità e competenza in materia storica, darà un tocco in più al progetto».
La novità assoluta di quest’anno riguarda invece i più piccoli: i bambini della scuola dell’infanzia potranno vestire i panni di un coetaneo del Novecento, scoprendo cosa mangiava, come si vestiva e come trascorreva le sue giornate (…)