Problemi

Denatalità e difficoltà ad arrivare, la primaria Ghisleni di Città Alta perde 19 alunni: basterà un bus navetta?

Il servizio pensato dal Comune avrà una fermata unica alla funicolare e porterà fino a dieci bambini. Previsti però rincari di 55 euro all'anno

Denatalità e difficoltà ad arrivare, la primaria Ghisleni di Città Alta perde 19 alunni: basterà un bus navetta?

La scuola primaria Ghisleni di Città Alta perde iscritti: diciannove da un anno all’altro. Complici la denatalità, la questione di b&b e affitti brevi e l’accessibilità al centro storico. Per questo motivo, a partire dal prossimo anno scolastico verrà istituito un nuovo servizio di trasporto scolastico, aperto alle famiglie residenti in città bassa.

Dalla funicolare alla scuola in bus

In due anni, è la denuncia del Comitato residenti di Città Alta riportata da L’Eco di Bergamo, la primaria ha perso una delle due sezioni delle classi prime (era già accaduto nel 2024). Tra i problemi principali indicati dal comitato, oltre alla denatalità e allo spopolamento dovuto alla presenza di b&b, anche le limitazioni al centro storico, che potrebbero far optare le famiglie per altre soluzioni.

L’amministrazione ha incontrato i genitori del consiglio d’istituto la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Donadoni, che fa capo alle sedi (infanzia, primaria e primaria di secondo grado) di Città Alta. La prima risposta messa in campo è l’istituzione di un nuovo servizio navetta, attivo da settembre 2026.

Il servizio trasporterà i bimbi dalla stazione della funicolare in viale Vittorio Emanuele alla scuola Ghisleni, in Città Alta. Nel nuovo appalto, ha spiegato l’assessore ai Servizi educativi Marzia Marchesi, è stato previsto l’ampliamento di nove posti, per una decina di bambini residenti in città bassa che siano nello stradario della scuola Locatelli (la primaria di via Tasso).

55 euro in più a famiglia

Sono tuttavia previsti alcuni rincari, a partire dall’anno scolastico 2026/2027: 136 mila euro il costo annuo per il Comune, che ha quindi deliberato un aumento della tariffa annuale a carico delle famiglie. Da 155 si passa a 210 euro, 55 euro in più. L’ultimo adeguamento di questo tipo risale al 2002: «Il contesto è modificato per effetto delle dinamiche inflattive, per questo considerando la rivalutazione Istat è stato ritenuto adeguare la tariffa», ha spiegato Marchesi.

Sono in programma alcuni open day per chi volesse conoscere più da vicino le sedi di Città Alta: per la primaria sarà il 15 dicembre, dalle 17 alle 18.30. Nel frattempo, la dirigenza ha attivato diversi laboratori, tra cui il potenziamento dell’inglese, ma anche chimica, fisica e robotica per la primaria di secondo grado, a cui si aggiungono nuove collaborazioni tra cui quella con Fondazione Dalmine.

Altre scuole pubbliche della città hanno subito un calo, quindici su ventuno confrontando gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025. “Da Rosciate” in via Cappuccini conta -31 iscritti, “Savio” in via Isabello -21, “Diaz” -16, “Biffi” di via San Tomaso de’ Calvi -5.