Il resoconto

Palladino si presenta: «Voglio una squadra sfrontata che rispecchi lo spirito dei bergamaschi»

Il nuovo tecnico dell'Atalanta: «Dobbiamo riportare la Dea in Europa. Questa squadra è veramente forte, quindi può e deve fare di più!»

Palladino si presenta: «Voglio una squadra sfrontata che rispecchi lo spirito dei bergamaschi»

Foto di Atalanta

«Sono felice, possono sembrare frasi banali ma è quello che sento». Raffaele Palladino si presenta così al mondo Atalanta, nella conferenza stampa di mercoledì 19 novembre alla New Balance Arena.

Il nuovo tecnico nerazzurro, reduce dall’esperienza alla Fiorentina, ha parlato per la prima volta da allenatore della Dea, tracciando le linee guida del suo progetto e lanciando un messaggio chiaro: «Il nostro obiettivo è riportare l’Atalanta in Europa. La rosa è forte, questa squadra deve e può fare di più».

Palladino ha voluto subito sottolineare l’identità che vuole imprimere alla sua squadra: «Voglio che la squadra giochi di squadra, una squadra sfrontata, consapevole dei propri mezzi. Dobbiamo rispecchiare lo spirito dei bergamaschi: andare forte, dare il massimo ogni partita, sacrificarci». Un richiamo forte al dnaatalantino, quello fatto di intensità e sacrificio che ha reso grande il club negli ultimi anni.

Il tecnico campano ha riservato parole di stima per chi lo ha preceduto: «Ho un ottimo rapporto con Juric e lo ringrazio perché ho trovato la squadra in ottima condizione fisica». E su Gasperini: «Per me è stato un maestro, lui qui è stato unico insieme alla società hanno fatto qualcosa di indelebile».

Ultimi aggiornamenti

Conclusione

Termina qui la conferenza stampa di presentazione di Raffaele Palladino.

La chiosa di Luca Percassi

“Grazie a tutti voi, dimostrate affetto che c’è per l’Atalanta. Vi garantisco grande responsabilità che si è assunto dal primo giorno, è il primo ad entrare l’ultimo ad uscire. Siamo tutti con lui, tutti sono pronti a supportarlo. Dobbiamo dimostrare quanti gli si vuole bene a lui e alla società”.

“Devo conoscere i ragazzi”

“Se sono all’Atalanta è perché sono giocatori forti. Poi sul resto ci ragioneremo. Per quanto riguarda mentalità ed entusiasmo sono fondamentali per me. Dobbiamo reagire subito, non c’è tempo da perdere. Serve toccare i tempi giusti. Oggi sono soddisfatto ma è la partita a dare le risposte. Non vedo l’ora di scendere in campo”.

“Si può costruire tanto”

“Ho già esperienza dove andare a cercare intensità. fare tre competizioni ti permette di lavorare poco ma ci sono giorni prestabiliti dove cercare quei lavori lì. Si può costruire tanto. Per me più lavorano e più riescono a esprimersi al meglio in campo”.

“C’è un gran lavoro da fare”

“Non si smette mai di imparare, possono crescere tutti sotto ogni aspetto. Sono molto esigente negli allenamenti, si lavora sodo e si fa fatica. Poi sta ai singoli crescere, l’importante passino i concetti chiari”.

“Peluso mi ha raccontato questa realtà”

“Mi piace conoscere il cuore della città, la realtà e la mentalità. Voglio conoscere le persone, devo trasmettere alla squadra tutto ciò in modo che rispecchi il dna della gente”.

“Voglio una squadra sfrontata”

“Voglio che la squadra giochi di squadra. Si attacca tutti insieme e si difende tutti insieme. Una squadra sfrontata, consapevole dei propri mezzi, dimostrare la nostra mentalità”.

“C’è un potenziale offensivo incredibile”

“Non giudico il lavoro fatto in passato, io mi baso su quello che ho nella squadra. C’è un potenziale offensivo incredibile. Voglio che quinti chiudano di più l’azione, i gol degli attaccanti, riempire l’area. Sono io che devo metterli nelle condizioni di far gol poi”.

“Ho visto spesso la Premier League”

“Sono stato in Inghilterra per imparare tanto sia la lingua che di calcio. Per me Arteta è uno dei migliori, mi ha colpito tantissimo”.

“Sento vicina la società”

“La società è sempre presente, li sento al mio fianco. Questo è unico, crea un legame familiare in questa società, dobbiamo portarla avanti. Insieme siamo più forti”.

“Non guardo in faccia a nessuno”

“Io punto su tutti, ho 22 giocatori e 3 portieri. Credo tanto in Daniel Maldini così come Sulemana o Lookman. Maldini sa cosa chiedo ma non guardo in faccia nessuno, per me gioca chi merita. Sono le partite a darmi le risposte”.

“Non ho sentito Gasperini”

“Gasperini per me è stato un maestro, ma ora devo guardare avanti. C’è tanto lavoro da fare. Lui qui è stato unico insieme alla società hanno fatto qualcosa di indelebile. Abbiamo tre competizioni da affrontare e serve lavorare sodo”.

“Lookman mi ha fatto una bella impressione”

“Credo tanto in Lookman, è un calciatore forte che può fare la differenza. Ho telefonato a tutti i calciatori in nazionale, ho voluto parlare con tutti e lui al rientro si è presentato bene. Valuterò il suo impego in base ad allenamenti e quello che mi dirà il campo”.

“Non sono un’integralista”

“Non sono un integralista, ma sono aperto a capire caratteristiche dei calciatori cercando di ottenere il massimo da loro e metterli in condizione di dare il massimo. Metto sempre al primo posto la squadra. Credo questa squadra sia stata formata per giocare con un 3-4-2-1 o con un 3-4-1-2 all’occorrenza, ma questa squadra conosce bene il sistema di gioco. La squadra è forte, c’è solo da lavorare e ottenere i risultati”

“L’empatia è fondamentale”

“Avendo 14 nazionali abbiamo giocato con pochi giocatori ma mi è servito tanti per le relazioni e conoscerli. Abbiamo lavorato sull’empatia una settimana, ora lavoriamo su concetti e principi che vorrei vedere già da sabato. Mi piace spingere la squadra e i ragazzi, sono soddisfatto perché rispondono bene”.

“Dobbiamo rappresentare i bergamaschi”

“Le mie esperienze precedenti sono state formative, ma ora devo dimostrare che l’Atalanta è un orgoglio per me. Dobbiamo rispecchiare lo spirito dei bergamaschi: andare forte, dare il massimo ogni partita, sacrificarci”.

“Testa bassa e pedalare”

“Il nostro obiettivo è riportare l’Atalanta in Europa. La rosa è forte e la società ha fatti grandi investimenti, credo molto in loro, questa squadra deve e può fare di più. Adesso però la nostra mentalità deve essere testa bassa e pedalare”.

“Scamacca ha grandi qualità”

“Credo in tutti gli attaccanti. Scamacca ha caratteristiche specifiche così come Krstovic. Devono capire che negli allenamenti devono spingere al massimo. Non guardo troppo i gol ma le prestazioni”.

“Non esistono titolari o riserve”

“Ho cercato di conoscere i ragazzi e la società in poco tempo. Da domani saranno tutti a disposizione. A me interessa pensare al Napoli, la prima partita. Sappiamo che abbiamo tre competizioni e abbiamo una rosa competitiva e ampia, sono convinto che tutti possono giocare in questa squadra ma dipende chi mi dimostra ogni settimana che lo meritano. Ogni giorno è un test, non esistono titolari o riserve”

“Saluto Ivan Juric”

“Ho un ottimo rapporto con Juric e lo ringrazio perché ho trovato la squadra in ottima condizione fisica, è stato fatto un ottimo lavoro su cui ripartire. Ogni allenatore ha le proprie idee, cercherò di inserire qualcosa di mio che ritengo giusto. Dogma di questa società è di giocarsela con tutti, dare il massimo, voglio una squadra coraggiosa e intensa. Sono cose che dobbiamo lavorare ma mi lascia tranquillo che il gruppo ha grande voglia di lavorare, dedizione e partecipazione. Serve una voglia di rivalsa nel gruppo, l’Atalanta non merita questa posizione ma serve dimostrarlo sul campo”

“L’Atalanta è un top club”

“Ho studiato tanto, imparato altre lingue, migliorato. Ho aspettato l’Atalanta perché è un top club. Ho avuto tante chiamate in questi mesi ma appena la Dea mi ha chiamato abbiamo capito subito di essere sulla stessa linea d’onda, abbiamo stessi obiettivi. Vogliamo tronare a battagliare su tutti i campi”

Cosa vuole vedere subito?

“Ho toccato pochi tasti ma chiari, battuto sul dna dell’Atalanta: intensità, filosofia del lavoro, intensità e sacrificio. Trovare quello che in questo momento avevamo un po’ perso, quello che ha sempre contraddistinto società e ragazzi. C’è poco tempo ma dobbiamo ottenere il massimo. Ho trovato un grande gruppo con valori umani e tecnici”

I saluti del mister

“Buonasera a tutti e grazie di essere qui in tanti. Sono felice, possono sembrare frasi banali ma è quello che sento. Insieme al mio staff daremo il massimo per questa società. Ringrazio la società, la famiglia Percassi, Pagliuca, e il direttore per avermi dato questa opportunità”