L'intervista

L’equilibrio ritrovato di Pietro Comi, diventato un perno della difesa dell’Atalanta U23

Classe 2005, è oggi un elemento cardine della retroguardia nerazzurra in Serie C. Un obiettivo raggiunto dopo le difficoltà vissute la scorsa annata

L’equilibrio ritrovato di Pietro Comi, diventato un perno della difesa dell’Atalanta U23

Mezzogiorno del 30 dicembre 2023, si gioca Atalanta-Lecce. Pietro Comi esce dal tunnel che collega gli spogliatoi della oggi New Balance Arena al campo per la prima volta. Si volta a sinistra e rimane estasiato alla vista della Curva Nord di fronte a lui.

«È stato come un sogno – ricorda, visibilmente emozionato, a proposito di quella convocazione in prima squadra dopo nove anni di settore giovanile -. Una giornata che ricorderò per sempre». Pochi mesi dopo quel momento da favola, il difensore classe 2005 si è però trovato a vivere un periodo piuttosto difficile.

Due infortuni, lo spazio in campo che si riduce, il ritorno in Primavera dopo alcuni mesi da protagonista in Under 23. Ma Comi ne è uscito più consapevole, maturo, tanto che quest’anno si è ripreso il posto da titolare nella seconda squadra nerazzurra in Serie C.

Tutto torna

C’è un filo rosso che lega tutto nella storia di Pietro Comi. Non è solo la maglia dell’Atalanta. Non è nemmeno il motto «La maglia sudata sempre» cucito sulla casacca che per lui è diventata una seconda pelle. È qualcosa di più profondo: la capacità di trovare equilibrio. Tra i tackle in area e le note di Chopin al pianoforte; tra l’ambizione di arrivare in prima squadra e l’umiltà di chi sa aspettare; tra la gioia di essere protagonista e la maturità di affrontare le difficoltà senza perdere la bussola.

Oggi Pietro ha ritrovato la titolarità nell’Under 23 di Bocchetti: undici presenze su tredici da titolare, quasi sempre da perno centrale nella difesa a tre. Il sorriso è tornato quello di sempre. Ma per arrivarci ha dovuto attraversare diverse difficoltà.

L’anno del trionfo

Facciamo un passo indietro. Anzi, due. Stagione 2023-2024, Comi gioca in Primavera. A fine stagione viene inserito nella Top 11 del campionato, tra i migliori difensori. Un riconoscimento che nessuno – lui per primo – si sarebbe mai aspettato (…)

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