È stata una serata di tensione quella di mercoledì 19 novembre in Consiglio comunale a Dalmine. Motivo del contendere: la vendita dell’area feste di via Stella Alpina.
La discussione, già accesa, è culminata con l’abbandono dell’aula da parte di tutti i consiglieri di opposizione, Pd e Nostra Dalmine, seguiti dal consigliere di maggioranza Gianluca Iodice, nel tentativo di bloccare la votazione sull’inserimento dell’area nel piano delle alienazioni.
Nonostante la mossa protestataria, l’approvazione è comunque arrivata con i sette voti favorevoli dei consiglieri rimasti in aula, pari al numero minimo necessario per la validità della seduta. Il confronto si era acceso sulle informazioni relative all’operazione.
Il sindaco Francesco Bramani ha confermato il dialogo con una grande azienda del territorio in cerca di nuovi spazi, assicurando che l’azienda resterebbe a Dalmine, pur senza rivelarne il nome per motivi di riservatezza.
Dai banchi dell’opposizione sono però arrivate richieste di maggiori dettagli, con i consiglieri che hanno espresso perplessità sulla necessità di votare senza un quadro informativo completo. «Ma come possiamo votare in Consiglio se non sappiamo quasi nulla sul progetto?», hanno fatto notare i consiglieri di Nostra Dalmine Anna De Amici e Davide Benedetti.
Anche Iodice ha condiviso le preoccupazioni, ritenendo opportuno avere maggiori elementi prima della votazione. Al momento della consultazione, l’uscita dall’aula dell’opposizione e di Iodice ha creato momenti di confusione, superati grazie al collegamento con una consigliera remota e alla presenza di altri componenti dell’assemblea.
L’area al centro della contesa misura 13 mila metri quadrati, con una parte ricadente nel corridoio ecologico est-ovest tutelato dal Piano di governo del territorio, ed è stata stimata 1,6 milioni di euro da una perizia tecnica comunale. Proprio l’incertezza sulla destinazione, se a uso produttivo o commerciale (…)