Il Napoli si rialza dopo il ko di Bologna e batte 3-1 l’Atalanta al Maradona in un match che racconta due partite completamente diverse. La prima frazione è un monologo azzurro che mette in ginocchio la Dea, la ripresa vede i nerazzurri finalmente in campo ma ormai è troppo tardi. Per Palladino un esordio agrodolce: disastro nel primo tempo (ma il mister non ha colpe), segnali incoraggianti dopo l’intervallo.
Primo tempo
La partita si mette subito in discesa per il Napoli. Al 3′ Di Lorenzo prova la conclusione dal limite, segnale di un’intensità che l’Atalanta fatica subito a reggere. Il vantaggio arriva al 17′: Di Lorenzo apre per Hojlund che di prima intenzione serve Neres. L’ala brasiliana scappa via ad Ahanor sulla destra, si accentra e con un mancino chirurgico la piazza all’angolino dove Carnesecchi non può arrivare.
L’Atalanta è irriconoscibile. La Dea non riesce mai ad entrare in partita, soffre costantemente le accelerazioni degli attaccanti azzurri e fatica a superare la metà campo. Al 32′ arriva la prima e unica conclusione nerazzurra della prima frazione: De Ketelaere riceve al limite dopo un prolungato giro palla, si gira e calcia ma manda alto.
Il Napoli ne approfitta e dilaga. Al 38′ arriva il raddoppio con lo stesso copione: filtrante millimetrico di McTominay per Neres che si presenta davanti a Carnesecchi e lo batte con un bel diagonale. La difesa bergamasca, con Ahanor completamente in affanno, non riesce a contenere la velocità e i movimenti degli azzurri.
Sul finale di tempo arriva anche il tris: al 45′ Di Lorenzo va sul fondo sulla destra, rientra e mette in mezzo dove sul secondo palo sbuca Lang che stacca di testa e infila Carnesecchi. Per l’ex Psv è il primo gol in Serie A, per l’Atalanta un primo tempo da dimenticare.
Secondo tempo
Palladino corre ai ripari nell’intervallo: fuori Pasalic e un Ahanor in difficoltà, dentro Scamacca e Kossounou per dare sostanza e cambiare pelle alla squadra. Le mosse non funzionano sin da subito, tanto che al 46′ il Napoli va vicinissimo al poker quando McTominay intercetta un rinvio sballato della difesa e calcia di potenza, Carnesecchi respinge in corner.
Poi viene finalmente fuori la Dea. Al 52′ arriva il gol che riapre la partita: Bellanova si invola sulla destra, arriva sul fondo e scodella un cross perfetto in mezzo per Scamacca che si coordina e calcia al volo infilando Milinkovic-Savic. Per il centravanti è il primo gol dopo oltre 90 giorni di digiuno, per l’Atalanta una boccata d’ossigeno.
I nerazzurri ci credono e provano a rientrare in partita. Al 65′ ci prova De Ketelaere con un tentativo a giro che esce di poco, al 66′ ancora Scamacca riceve al limite, si gira e calcia rasoterra col destro ma Milinkovic-Savic si distende e manda in corner. L’Atalanta spinge, Scamacca lavora su ogni pallone e all’87’ sfiora il bis con un grande stacco di testa che termina a lato di un soffio.
Conte però gestisce senza troppi patemi: al 69′ toglie i protagonisti del primo tempo Lang, Neres e Gutierrez inserendo Politano, Mazzocchi e Elmas per preservare energie. Il Napoli controlla e porta a casa tre punti d’oro per rilanciarsi nella corsa scudetto.



