Il bar Azzurro a Scanzorosciate Perché un libro è meglio di una slot
Un luogo dove la cultura ha sostituito il gioco d’azzardo. Dove il guadagno è stato messo da parte in nome del buon senso e dell’etica. Dove hanno trovato spazio libri di ogni genere, così che si possa viaggiare con la mente immaginando mondi nuovi, mentre si gusta un buon caffè. Silvia Serafina Delprato è la titolare di Azzurro, il bar paninoteca in via F.lli Cervi 12, a Scanzorosciate, attività che da ottobre ha sostituito le proficue slot machine con due mensole piene di libri. Capelli ricci ad incorniciare un volto sereno e uno sguardo limpido, Silvia ha deciso infatti di porre fine al gioco nel locale, invitando i suoi clienti a un passatempo decisamente più sano e libero.
Nel locale dalle pareti decorate da tappezzeria damascata, nei toni del bianco e del nero, con i tavolini rivestiti da tovaglie a righe e quadretti bianchi e blu, ecco dunque comparire libri come I 49 racconti di Hemingway, Il nome della Rosa di Umberto Eco, piuttosto che Ogni limite ha una pazienza di Totò, affiancati ai romanzi di autori come Moccia e Bevilacqua. Il titolo dell’iniziativa? Un libro per un libro, perché questo è il progetto: il cliente potrà portarsi a casa (per sempre) un romanzo tra quelli esposti, lasciando però in cambio un altro libro. Come una piccola biblioteca insomma, dove i testi sono però da scegliere senza che un mese dopo vi arrivi l’avviso per la riconsegna.
E che rinunciare alle slot sia stato un gesto di grande valore, lo sottolinea anche il fatto che Silvia non ha accesso ai fondi che il Comune ha riservato ai locali che decidono di bandire le macchinette. Il finanziamento, infatti, viene concesso solo a chi è proprietario dei muri del locale, e non a chi ne è semplicemente titolare. Da qualche giorno, infatti, Silvia ha deciso di estendere il campo della salute a 360 gradi, con la proposta di un menu nuovissimo (il Menu degli estratti), che garantisca un’alimentazione sana e ricca di vitamine. «Ai nostri clienti abbiamo deciso di proporre un nuovo modo di intendere la colazione e la pausa pranzo – racconta la titolare, quarantadue anni compiuti ieri – portando in tavola estratti di frutta biologici, privi di zucchero e freschissimi. Serviamo un pranzo di cui tre quarti sono verdure e un quarto è frutta, integrate con frutta secca come nocciole, mandorle e bacche di goji, così il corpo resta leggero e carico di energie». Fragole, banane, finocchio, sedano, carote… basta mixarli per ottenere un concentrato ricco di salute. «Gli estratti vengono poi utilizzati anche come base per ottimi cocktail – prosegue Silvia -, a cui vengono aggiunti dal prosecco alla vodka, dal vino al rhum, per abbinamenti freschi ed inusuali».
Il locale, che in lista ha comunque anche i panini formato XL, ha anche un’originale wine cellar, dove bottiglie di vino disposte simmetricamente decorano una piccola parete. Si può ben dire che creatività, energia e positività, fanno di questo locale un ottimo punto di riferimento per chi sceglie di non “giocarsi” il benessere!