fabbrica illegale

Blitz della Finanza a Romano, scoperto un opificio tessile clandestino per abiti destinati a marchi di lusso

I lavoratori erano anche irregolari sul territorio italiano. Grazie alla Finanza, sei denunce e sequestro di circa 10 chili di materiali

Blitz della Finanza a Romano, scoperto un opificio tessile clandestino per abiti destinati a marchi di lusso

La Guardia di Finanza ha scovato a Romano un opificio tessile clandestino dove venivano lavorati e confezionati abiti destinati, secondo le prime ricostruzioni, a noti marchi dell’alta moda. Il blitz, scattato in questi giorni, ha portato a sei denunce e al sequestro di circa 10 chili di materiali sospetti.

L’irruzione

Come riportano oggi (martedì 25 novembre) i colleghi di Prima Treviglio, il blitz è scattato durante un controllo mirato al contrasto del lavoro nero nelle realtà considerate più a rischio, come quella tessile.

Appena viste le divise dei finanzieri di Treviglio, i cinque lavoratori presenti nell’opificio – due uomini e tre donne – hanno tentato la fuga. Ma i militari li hanno fermati uno per uno e sottoposti a identificazione.

Tutto irregolare

Nessuno dei lavoratori aveva documenti d’identità né permesso di soggiorno. Tutti sono risultati irregolari sul territorio italiano. Gli accertamenti hanno portato alla segnalazione dei cinque alla Procura di Bergamo per le violazioni in materia di immigrazione.

Titolare denunciata

A dirigere la piccola fabbrica parallela era una donna di nazionalità cinese. Secondo le ricostruzioni, coordinava attività e manodopera per la produzione di capi apparentemente destinati a marchi dell’alta moda. Durante l’ispezione, le Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 10 chili di tessuti già stampati con loghi famosi, ritenuti «verosimilmente contraffatti».

Il materiale è stato posto immediatamente sotto sequestro e sono in corso ulteriori verifiche sulla provenienza dei tessuti e sull’eventuale coinvolgimento di una rete di contraffazione più ampia. La titolare è stata denunciata per impiego di manodopera clandestina e per la detenzione del materiale falsificato.