Il rosso fuoco che illumina il Deutsche Bank Park/Waldstadion di Francoforte fa un grande effetto. All’esterno dell’impianto dove questa sera (26 novembre) la Dea si giocherà un pezzo importante della qualificazione al prossimo turno della Champions ci sono alberi e un grande bosco che, campi da calcio a parte, sono una costante fin quasi al centro città.
La sensazione è che il catino dove gioca l’Eintracht sarà una gran bolgia e anche se stavolta, rispetto a Marsiglia, il clima con noi nerazzurri sarà di amicizia e di festa condivisa, è chiaro che la speranza è che il campo, alla fine, sorrida all’Atalanta.
Il contesto che coinvolgerà i circa tremila bergamaschi al seguito e il popolo di casa è un conto, i punti in palio un altro. Con una vittoria, la Dea sarebbe a un passo dalla qualificazione almeno ai play-off; con un pareggio il cammino continuerebbe con fiducia; all’ipotesi di una sconfitta preferiamo non pensarci.
La partita la si immagina molto aperta e piena di capovolgimenti di fronte. I padroni di casa non dovrebbero preoccuparsi – come fatto a Napoli – solo di non prenderle, ma probabilmente se la giocheranno per vincere, accettando così anche di subire qualcosa.
L’Atalanta ha tutto quello che serve per battere i tedeschi, ma pure debolezze che potrebbero metterla in difficoltà. Per Palladino sarà il debutto da allenatore in Champions e vincere darebbe certo un gusto diverso al tutto. Infine, i tre punti sarebbero quel segnale di rinascita che tutti, all’ombra di Città Alta, aspettiamo con grande ansia.