"Ragazzi on the road"

Gli studenti sospesi a scuola scendono in strada con le forze dell’ordine, il test parte da Bergamo

L'istituto capofila è il Guido Galli, in città: coinvolti in un percorso di ri-orentamento gli alunni e le alunne colpiti da provvedimenti disciplinari

Gli studenti sospesi a scuola scendono in strada con le forze dell’ordine, il test parte da Bergamo

L’associazione Ragazzi On the Road, a diciotto anni dalla sua nascita, inaugura un nuovo test che unisce scuole, università, Comuni, Province, forze dell’ordine, polizie locali, operatori del soccorso e realtà del volontariato. Scuola capofila del progetto è l’Istituto di istruzione superiore Guido Galli di Bergamo e coinvolgerà studenti sospesi o destinati a provvedimenti disciplinari.

Le sospensioni disciplinari diventano cittadinanza attiva

Il triennio 2025–2027 rappresenta una fase cruciale per l’associazione, segnata dal Protocollo di sperimentazione nazionale On the Road sottoscritto con il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Protocollo riconosce ed estende il progetto come modello di educazione civica, legalità e sicurezza stradale appresa direttamente sul campo nei panni delle divise.

Parallelamente al riconoscimento del progetto come attività di Formazione Scuola-Lavoro (ex Pcto), crediti formativi e volontariato, il nuovo test nazionale consente alle scuole di convertire alcune sospensioni disciplinari in percorsi reali di cittadinanza attiva sul campo: studenti che affiancano forze dell’ordine, polizia locale, operatori del Nue 112, protezione civile, servizi di emergenza e volontariato territoriale.

L’obiettivo è creare consapevolezza nei giovani: dei rischi per evitarli e delle regole per rispettarle. Non una punizione, ma un ingresso nella realtà, dove la strada diventa una via di responsabilità e crescita. Al centro resta l’approccio che caratterizza On the Road sin dalla nascita: ragazzi che educano ragazzi nei panni delle divise.

Si parte con l’Istituto Galli

Il test prenderà il via proprio a Bergamo, capoluogo di provincia dove 18 anni fa, in Val Seriana, nacque On the Road. Scuola capofila è l’Istituto di Istruzione Superiore “Guido Galli”. Il percorso è coordinato dal Dirigente scolastico prof. Brizio Luigi Campanelli, che ha scelto di coinvolgere studenti sospesi o destinatari di provvedimenti disciplinari, offrendo loro una possibilità concreta di riorientamento positivo. La supervisione educativa e psicologica è affidata a Lorenzo Brollo, psicologo con competenze in psicologia del traffico e dell’emergenza, responsabile dell’équipe educativa di Ragazzi On the Road e referente per scuole e università.

«La scuola è oggi il primo luogo dove costruire senso civico, ma è sulla strada che questo senso civico diventa esperienza – afferma Egidio Provenzi, presidente di Ragazzi On the Road -. Uniamo due mondi che si completano: lavoriamo già con oltre una quarantina di Istituti Secondari sinora sul versante della formazione scuola lavoro, offrendo ai ragazzi un’educazione concreta, vera, che li aiuti a capire cosa significa essere cittadini responsabili, in attesa dell’attuazione di quanto previsto dal Dpr n. 134/2025».

Il DPR prevede che, nel caso in cui uno studente abbia avuto l’irrogazione di una sanzione disciplinare comportante l’allontanamento (sospensione) da tre a quindici giorni, lo stesso debba essere coinvolto in attività di cittadinanza attiva e solidale presso strutture esterne convenzionate con l’istituzione scolastica (enti del Terzo settore, associazioni di volontariato od organizzazioni che operano nel sociale).

Tutto questo entrerà a regime quando, successivamente all’emanazione delle Linee guida da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, gli Uffici scolastici regionali pubblicheranno avvisi per l’individuazione delle strutture ospitanti, verificandone periodicamente i requisiti e aggiornando annualmente gli elenchi.

Ragazzi On the Road, non appena sarà possibile, si proporrà come soggetto ospitante e per prepararsi a questo momento ha deciso di sperimentare l’attività cooperando con l’Istituto Guido Galli con cui già da tempo vi erano attive altre forme di collaborazione.