Una vittoria che vale molto più dei tre punti nella classifica di Champions, una serata di cui c’era un bisogno incredibile per una squadra che ha valori molto diversi da quelli che abbiamo visto finora, soprattutto in campionato. Eintracht Francoforte-Atalanta finisce 0-3 e ve la raccontiamo con i nostri soliti cinque punti, scelti dalla meraviglia dello stadio tedesco.
Atalantini ovunque fin dal mattino e sotto l’inatteso sole di Francoforte
La mattina tedesca, sulle sponde del Meno e con lo skyline della città più americana di Germania a fare da sfondo, è fresca ma soleggiata. Tra lo stadio e il centro città ci sono appena quattro fermate di S8 o S9 (trenini regionali frequenti e molto comodi) e fin da subito sono parecchi i sostenitori della Dea che si vedono in giro. I primi bus dei tifosi (una trentina in totale) arrivano in zona stadio alle 7 e le 14 ore che separano dalla partita iniziano con un giro tra le casette di Natale vicino alla chiesa di San Paolo.
Francoforte è discordante, ci sono tracce (poche) di storia e grattaceli affusolati, con una particolarità: tutti quelli che dentro ci lavorano, per legge, devono avere luce naturale che li raggiunge. Anche i bergamaschi al seguito, nonostante le previsioni, trovano la stessa carezza dal sole, con il cielo azzurro.
Gemellati da un quarto di secolo, gara unica in Champions League

Che il gemellaggio lungo 25 anni (nacque a Treviso in una trasferta del 2000) fosse un pezzo importante di questa partita era risaputo, ma vederlo poi tradursi in una bellissima coreografia e in tanti cori di sincero, vicendevolmente supporto rappresenta qualcosa di più unico che raro. I punti in palio a questo punto della competizione sono sempre pesanti, nei 90′ di gioco si è ovviamente avversari e si combatte su ogni pallone, ma il tifo dei tremila orobici al seguito unito a quello dei 55 mila tedeschi sulle tribune è stato uno spettacolo nello spettacolo.
Le scelte di Palladino: tridente con Scamacca e solo un portiere in panchina
«Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di Napoli» ha detto, a più riprese, mister Palladino nella conferenza stampa alla vigilia. Detto, fatto. Il 3-4-3 schierato dal tecnico campano è lo stesso mandato in campo nella ripresa al Maradona, con una chicca interessante da sottolineare: per il suo esordio nella massima competizione europea, il mister ha portato solo un portiere (Sportiello) in panchina, liberando un posto per un calciatore di movimento (nello specifico, Kolasinac). Una scelta particolare.
Due pali, buone azioni e Carnesecchi quasi mai impegnato: la Dea parte bene
Nella prima frazione di gioco, a eccezione di un destro debole di Chaibi bloccato a terra da Carnesecchi (intervento semplice), la Dea colpisce due pali nel giro di un minuto (tra il 32′ e il 34′), con Lookman e Scamacca che potevano rompere l’equilibrio iniziale di una gara divertente e piena di spunti interessanti. La formazione nerazzurra riesce spesso a costruire azioni ragionate coinvolgendo tutti i suoi uomini d’attacco e mantenendo sul terreno di gioco un buonissimo equilibrio in diverse zone del campo.
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Notte magica, nella ripresa uno 0-3 pesantissimo
Alla fine sono solo tre perché i pali fanno legna e sul tabellino ci finiscono “solo” Lookman, Ederson e De Ketelaere. La verità è che da Francoforte la Dea si riporta a Bergamo una dose mostruosa di autostima e tante cose importanti che rendono la vittoria molto più larga, molto più pesante, molto più convincente di quanto non dica il risultato. Successo meritato, costruito minuto dopo minuto senza rischiare praticamente mai nulla e giocando un calcio piacevole, coraggioso, corale e aggressivo. Ora bisogna mettere nel mirino la Fiorentina, serve ripartire anche in campionato perché la decima squadra nella classifica della Champions (per differenza reti) non può stare in quella posizione in Serie A. Avanti Dea!
Eintracht Francoforte-Atalanta 0-3
Reti: 60’ Lookman (A), 62’ Ederson (A), 65’ De Ketelaere (A)
Eintracht Francoforte (4-2-3-1): Zetterer; Collins, Koch, Theate, Brown; Dahoud (70’ Skhiri), Chaibi; Doan (78’ Buta), Goetze (70’ Batshuayi), Knauff (78’ Wahi); Burkardt (59’ Bahoya). All. Topmuller
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti (74’ Kolasinac); Bellanova, Ederson (70’ Musah), De Roon, Zappacosta (70’ Zalewski); De Ketelaere, Scamacca (70’ Krstovic), Lookman (82’ Sulemana). All. Palladino
Arbitro: Kavanagh (ENG)