Il fatto

Muore a 39 anni dopo un’emorragia cerebrale: domani l’autopsia chiarirà le cause del decesso

Marco Motta era stato trovato incosciente in un parcheggio a Pontida insieme al fratello, su cui è stata aperta un'inchiesta per consentire gli approfondimenti necessari

Muore a 39 anni dopo un’emorragia cerebrale: domani l’autopsia chiarirà le cause del decesso

Il pizzaiolo Marco Motta non ce l’ha fatta. L’ultimo aggiornamento sulle sue condizioni lo aveva condiviso martedì la sorella Silvia su Facebook: «Purtroppo Marco ha avuto un’emorragia cerebrale, è attaccato a una macchina che lo tiene in vita… Cerebralmente è morto». Ieri, 26 novembre, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove il 39enne era ricoverato da domenica, i medici hanno spento i macchinari e ne hanno dichiarato il decesso.

Motta, residente a Caprino, era stato trovato privo di sensi intorno alle 4 del mattino in un parcheggio di Pontida, accanto al fratello minore Gianluca, anche lui incosciente. La serata l’avevano trascorsa al QI bar, poco distante, in compagnia di alcuni amici. Nel locale i due avevano discusso animatamente per questioni considerate di poco conto, un dettaglio confermato dalle testimonianze raccolte dai carabinieri di Zogno, sotto il coordinamento della pm Letizia Aloisio.

Resta invece da chiarire cosa sia accaduto dopo, nel parcheggio. Il 39enne non presentava segni di percosse e i medici hanno riscontrato un aneurisma. Per consentire gli approfondimenti necessari è stato comunque aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale a carico del fratello. L’autopsia è fissata per domani, 28 novembre.