I numeri

Il turismo in Bergamasca continua a crescere: i dati della Provincia sono ottimistici, la città fa da traino

Migliorano Val Brembana, Alto Sebino, Basso Sebino e il capoluogo, rimangono criticità per Pianura e Isola, flessione per l'hinterland

Il turismo in Bergamasca continua a crescere: i dati della Provincia sono ottimistici, la città fa da traino

Come sta andando il turismo in Bergamasca nell’ultimo anno? A giudicare dai dati forniti dalla Provincia, abbastanza bene: sulla base dei rilievi di via Tasso, infatti, i primi dieci mesi del 2025 rassicurano gli operatori del settore.

Crescono arrivi e presenze

Dopo un momento di lieve contrazione registrata a marzo, si conferma l’andamento positivo sul nostro territorio, che supera ulteriormente i livelli del 2024, registrando un nuovo massimo sia negli arrivi (+8 per cento) sia nelle presenze (+8,2 per cento). In città tra l’altro si raggiunge la doppia cifra con un +10,1 per cento  sugli arrivi) e +13,8 per cento sulle presenze. Segnali che, secondo i responsabili dell’osservatorio, confermano come la crescita avviata negli ultimi anni stia entrando in una fase di piena maturazione e stabilizzazione.

Valori in aumento in molte zone

La maggior parte delle aree della Provincia registra valori superiori all’anno precedente sia per arrivi sia per presenze, con performance particolarmente rilevanti in Val Brembana, Alto Sebino, Basso Sebino e nella città di Bergamo. Persistono invece alcune criticità per Pianura e Isola, che confermano il rallentamento già evidenziato negli anni post-pandemici, mentre la Grande Bergamo segna una lieve flessione delle presenze sul 2024 (-1,7 per cento), pur mantenendo livelli molto elevati in termini assoluti.

Turisti stranieri in città

La componente internazionale prosegue nel suo rafforzamento e supera complessivamente quella italiana, sia per arrivi (55,5 per cento stranieri contro 44,5 per cento italiani) sia per presenze (57,3 per cento contro 42,7 per cento). Un trend iniziato nel 2022 e che nel 2025 si consolida ulteriormente, ma, pur crescendo in modo trasversale in tutto il territorio, non si distribuisce in maniera uniforme: è infatti la città di Bergamo a concentrare la quota preponderante dei flussi stranieri, trainando l’intero quadro provinciale. Anche le altre aree mostrano incrementi significativi, ma con un peso percentuale nettamente inferiore rispetto al capoluogo.

Sul fronte delle nazionalità straniere, la Polonia si conferma come una delle componenti più dinamiche, con un +17,5 per cento rispetto all’anno precedente, seguita da Germania e Francia. In forte crescita anche il Regno Unito, che registra un +10,6 per cento, il dato di incremento più alto dopo quello dei visitatori polacchi.

Bergamo fa da traino

La città di Bergamo continua a svolgere un ruolo centrale nel quadro provinciale: gli arrivi raggiungono quota 572.461 (+10,1 per cento sul 2024) e le presenze toccano 1.189.763 (+13,8 per cento), confermando il quarto anno consecutivo di crescita sui livelli pregressi e una progressiva stabilizzazione del mercato su valori molto alti.

Nel complesso, i dati da gennaio a ottobre restituiscono l’immagine di una destinazione attrattiva e in evoluzione, capace di consolidare i risultati ottenuti e di rafforzare il proprio posizionamento turistico, in particolare sul mercato internazionale. La stagione estiva 2025 conferma il momento positivo, restituendo un quadro complessivo di crescita omogenea e ben distribuita tra maggio e settembre. I dati mostrano un aumento generalizzato sia degli arrivi (+9,4 per cento) sia delle presenze (+9,1 per cento) rispetto all’anno precedente, segnando un’ulteriore accelerazione del movimento turistico estivo.

A cambiare è anche il modo in cui i visitatori vivono il territorio. La durata media della permanenza evidenzia infatti due tendenze contrapposte: gli italiani soggiornano leggermente meno rispetto al 2024 (da 2,35 a 2,24 giorni), mentre i turisti internazionali prolungano la loro presenza fino a raggiungere una media di 2,24 giorni e sono numericamente in aumento. L’incremento dell’8,7 per cento sul 2024 conferma proprio il crescente apprezzamento da parte dei visitatori stranieri.