Piuttosto che niente, è meglio piuttosto. È questo, grossomodo, il ragionamento che ha guidato il Comune di Bergamo verso “l’ampliamento”, seppur temporaneo, delle licenze dei taxi in città.
Nei giorni scorsi, la giunta ha deciso una sperimentazione, derivata da una norma nazionale. Prevede che in vista dei grandi eventi che riguarderanno la città e la provincia – festività natalizie, Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e Bergamo città europea dello sport 2027 – si possano aumentare i servizi taxi e i noleggi di auto con conducente (i cosiddetti Ncc).
Ebbene, la delibera specifica anche che, in questo contesto, i tassisti oggi attivi a Bergamo possano chiedere una seconda licenza (per una seconda auto) per un periodo massimo di due anni. Allo stesso tempo, sarà attivata una procedura che permetterà deroghe ai turni di lavoro. La misura dovrà essere adottata formalmente dal Comune di Milano, titolare di tutte le deroghe del bacino aeroportuale lombardo.
Quanti ne servirebbero
L’obbiettivo è garantire la maggior copertura possibile nei periodi di grande afflusso di turisti e visitatori. Sì, perché quello dei taxi, a detta degli utenti, è un problema atavico in Bergamasca. Nel senso che il numero di licenze attive è molto inferiore a quel che servirebbe, specie con un aeroporto da 17 milioni di passeggeri l’anno (anche se in taluni periodi arrivano tassisti da Milano). Solo che le licenze competono alla Regione. E dunque è Palazzo Lombardia a decidere quanti taxi devono esserci a Bergamo, con buona pace delle autonomie locali.
«Attualmente abbiamo 47 licenze attive – spiega l’assessore comunale alla Mobilità, Marco Berlanda -. Altre due sono in fase di assegnazione. Nell’ultimo anno ne abbiamo messe a gara otto. Pende poi, da tre anni, una richiesta a Regione Lombardia di ulteriori quaranta licenze. La Regione, più volte sollecitata, ha condizionato l’ok a una indagine sulle città lombarde. Ci sembra che un’ottantina di licenze potrebbe soddisfare le necessità. Ovviamente, soprattutto all’aeroporto, operano molti altri tassisti iscritti nel bacino aeroportuale lombardo».
Il mercato c’è
Dunque, a Bergamo abbiamo 47 taxi ma ne servirebbe quasi il doppio. Nel 2023 ci sono voluti mesi di discussioni per incrementare il servizio di sole otto licenze. Di certo il mercato degli utenti in Bergamasca c’è, eccome. Lo dimostra la proliferazione di taxi abusivi. Piccolo problema (…)