A Bergamo il Natale è arrivato, con tanto pure di nevicata. La conferma lunedì 24 novembre, con l’accensione dell’albero in Città Alta. Insomma, siamo davvero entrati nella stagione delle luci e dei regali. E proprio mentre i bergamaschi alzano gli occhi verso le prime luminarie, in città si è aperta anche una delle iniziative più attese degli ultimi anni: Christmas Design, il percorso artistico diffuso che, per 46 giorni, trasforma strade, piazze e facciate in un vero e proprio “Palcoscenico dell’immaginazione”.
La terza edizione è partita ufficialmente il 21 novembre con un tour stampa inaugurale che ha sfidato (appunto) neve, pioggia e freddo. Ma Bergamo, quando vuole, riesce sempre a stupire, in qualsiasi condizione meteorologica. E quest’anno lo fa con ben quindici opere tra installazioni luminose, sculture, ambienti immersivi e architetture distribuite tra città bassa a Città Alta, visitabili fino al 6 gennaio.
46 giorni di Natale
Christmas Design è un progetto ormai noto e riconosciuto, voluto dal Duc (Distretto urbano del commercio) e curato, come sempre, da Maurizio Vegini, che da tre anni porta avanti l’idea che le piazze possano diventare palcoscenici della vita collettiva. «Sono molto soddisfatto della crescita dell’iniziativa: tante aziende hanno confermato la presenza e altre si sono aggiunte. È un gesto bello, condiviso, un modo per donare qualcosa alla città», ha detto il designer. Per il vicesindaco Sergio Gandi, invece, questa edizione è «un invito collettivo a lasciarsi sorprendere», mentre il manager del Duc, Nicola Viscardi, ha ricordato come «credere nella creatività sia un modo per costruire futuro».
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“E uscimmo a riveder le stelle” di Luca Schiepatti
“Memoria Onirica” di Giacomo Scarpellini
“Attesa” di collettivo Beplano e Nicro, in piazza Cittadella
“Nascita” di collettivo Beplano e Nicro, in piazza Mascheroni
“Epifania” di collettivo Beplano e Nicro, in piazza Vecchia
E così, davanti al Cappello d’Oro, la facciata avvolta dalla spirale di In Darkness, Gaze Upon a Fallen Star è diventata una stella cadente a cielo aperto. Il Teatro Donizetti, con la videoproiezione Il teatro è, si è trasformato in un planetario pop (grazie al contributo di A2a). Sul Sentierone, la grande “X” di Architetti del Sogno (per TEDxBergamo) sembra uscita da un romanzo di Don Chisciotte; poco più avanti, in via Mazzini, Play (finanziata da Studio Bnc) mette in scena un piccolo teatro sospeso.
Ma tra le opere più chiacchierate ce ne sono alcune che, a nostro parere, meritano più delle altre di essere viste.
Il trittico in Città Alta
Il collettivo Beplano ha costruito un trittico che unisce idealmente tre piazze di Città Alta (…)