Le scadenze

Residenza per disabili di Piario, qualcosa si muove: lavori da ultimare entro ottobre 2026, costi quel che costi

Dopo l'iniziativa dell'opposizione, anche la maggioranza protesta in Consiglio regionale per la situazione, che ora pare stia per sbloccarsi

Residenza per disabili di Piario, qualcosa si muove: lavori da ultimare entro ottobre 2026, costi quel che costi

La vicenda della Residenza per disabili di Piario, vuota dal 17 giugno in attesa che parta il cantiere di sistemazione e adeguamento sismico (con gli ospiti trasferiti a Bergamo), è diventato un argomento scottante ieri (martedì 2 dicembre), nel corso del Consiglio regionale.

Sembra che la situazione si sia almeno in parte sbloccata, dato che ora è stato fornito un cronoprogramma preciso, con una data di fine lavori fissata al 30 ottobre 2026, costi quel che costi. Almeno a parole, perché adesso maggioranza e Giunta hanno passato la palla ad Ats Bergamo, che avrà una bella gatta da pelare.

L’interrogazione del Pd e la risposta di Bertolaso

La vicenda aveva suscitato perplessità dall’autunno scorso, proprio perché nulla pareva muoversi nell’edificio, dopo la consegna all’impresa per gli interventi. Motivo per cui a mobilitarsi era stata all’inizio l’opposizione, con i consiglieri dem bergamaschi Davide Casati e Jacopo Scandella che avevano presentato un’interrogazione a risposta scritta il 20 ottobre.

La risposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, era arrivata il primo dicembre, quindi lunedì scorso, quando aveva attribuito alla mancanza di condizioni climatiche favorevoli il ritardo nelle operazioni, ma anche a decisioni di Ats Bergamo, anche se in realtà non si era capito quali fossero le difficoltà. Infine, aveva specificato che l’impresa avrebbe avuto 180 giorni per  concludere i lavori. C’era una questione rimasta in sospeso, e neanche secondaria: non era stata comunicata la nuova data di inizio del cantiere. Un’informazione tutt’altro che trascurabile, con Casati e Scandella a protestare e promettere che avrebbero tenuto monitorata la situazione.

Comunicato il cronoprogramma

Quello che stava accadendo (o, per meglio dire, non stava accadendo) a Piario è così diventata materia d’interesse anche della maggioranza, tant’è che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Schiavi, ha presentato pure lui un’interrogazione sul tema, a cui l’assessore al Welfare ha risposto appunto la scorsa giornata. «Ho chiesto alla Giunta di spiegare perché, dopo cinque mesi di ritardo, l’azienda aggiudicataria non si sia ancora presentata in cantiere» ha dichiarato Schiavi.

«Ats Bergamo non ha saputo indicare una data certa: solo dopo un articolo sulla stampa è stato indicato il mese di ottobre per il riavvio dei lavori, a cui però non è seguita nessuna comunicazione formale. Intanto rimangono i disagi per 32 persone con disabilità grave e per i circa cinquanta dipendenti coinvolti. A questo, si aggiunge che la stessa azienda appaltatrice sta accumulando ritardi anche in un altro cantiere affidato da Ats. Non è accettabile”.

Il consigliere ha perciò chiesto che venga definita una tempistica realistica e sia assicurato il monitoraggio costante dell’appalto. L’assessore Bertolaso ha affermato che Ats Bergamo ha proposto due diverse opzioni: nella prima, i lavori proseguiranno con l’attuale impresa aggiudicataria, la Geomar: entro il 31 dicembre sarà consegnato il progetto esecutivo rivisto e, entro il 30 gennaio, dovrà essere definito l’avvio effettivo dei lavori, che riprenderanno il primo marzo, con conclusione prevista per il 15 settembre 2026.

La seconda opzione, invece, prevede un nuovo affidamento in caso di inadempienza della ditta: in questo caso, la procedura negoziata sarà indetta il 20 febbraio, l’affidamento a nuova impresa avverrà entro il 30 aprile ed i lavori si concluderanno entro il 30 ottobre 2026.

Una situazione monitorata

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) in Aula l’assessore Bertolaso ha offerto risposte precise, chiarendo che Regione Lombardia interverrà affinché venga rispettata la data del 30 ottobre 2026 per il completamento dei lavori. Affidandosi nel caso, con una procedura negoziata, a una nuova impresa che offra tempi certi, in caso di risoluzione del contratto» ha detto il consigliere regionale della Lega Roberto Anelli.

«Prendiamo atto delle indicazioni di Bertolaso, che finalmente ha chiarito i possibili scenari, e ci impegniamo ad effettuare un attento monitoraggio delle tempistiche – hanno affermato Casati e Scandella -. I ritardi accumulati sono inaccettabili e insostenibili. L’auspicio è che Ats agisca al più presto, per sbloccare la situazione e tutelare sia gli utenti della struttura e le loro famiglie che i lavoratori».