Dramma in azienda

Incidente sul lavoro alla Montello, indetto un altro sciopero per l’intera giornata: «Ci vuole più sicurezza»

Il giovane Mohssine Ghouati è morto dopo essere stato trascinato da un nastro trasportatore: richiesta la costituzione di un coordinamento per la sicurezza

Incidente sul lavoro alla Montello, indetto un altro sciopero per l’intera giornata: «Ci vuole più sicurezza»

In seguito alla morte di Mohssine Ghouati, trascinato in un macchinario da un nastro trasportare durante una manutenzione, alla Montello, i sindacati hanno chiesto più sicurezza e, dopo lo sciopero di ieri sera (mercoledì 3 dicembre), ne hanno annunciato un altro oggi per l’intera giornata.

Il primo sciopero dopo l’incidente

I lavoratori avevano incrociato una prima volta le braccia la scorsa sera, poco dopo l’incidente, perché la Direzione non aveva fermato le attività dopo la tragedia. Dopo parte delle lavorazioni era stata invece bloccata dalla società, ma le sigle avevano comunque indetto due assemblee e chiesto maggiori garanzie a tutela dei dipendenti.

Il giovane di 27 anni, di origini marocchine, era in Italia da quasi otto anni e si era sposato da un anno. La moglie lo aveva raggiunto due settimane fa, ma i programmi per il futuro sono stati bruscamente interrotti ieri sera, quando il rullo che doveva convogliare la plastica in un macchinario è partito all’improvviso mentre stava effettuando un intervento, trascinandolo all’interno. Le gravi lesioni riportate hanno reso inutili i tentativi del personale del 118 di rianimarlo e alla fine si sono rivelate fatali.

L’incontro con l’azienda e le assemblee

«L’incontro di questa mattina con l’azienda è stato interlocutorio: ci sono stati illustrati i passaggi effettuati da Carabinieri, Ats, Ispettorato del lavoro e Inail, e ci è stata confermata la piena collaborazione con le autorità – hanno dichiarato Fiom, Filt, Filctem, Filcams e Nidil CGIL Bergamo, insieme a Uiltrasporti -. Il fatto che il lavoratore fosse impiegato in subappalto conferma ancora una volta quanto una filiera così lunga aumenti i rischi e come, troppo spesso, a pagare siano gli anelli finali della catena».

Oggi si sono svolte due assemblee, alle 5 e alle 13, ed è stato proclamato sciopero per l’intera giornata, per rispetto del lavoratore deceduto e per chiedere maggiore attenzione sulle dinamiche della sicurezza nello stabilimento. Il turno notturno e quello della mattina hanno aderito quasi completamente, fermando i reparti. Hanno partecipato all’iniziativa non solo i lavoratori assunti direttamente dalla Montello Spa, ma anche quelli della cooperativa che si occupa della cernita della plastica, i dipendenti delle agenzie presenti in stabilimento e il personale dell’impresa di pulizie.

Chiesto coordinamento sulla sicurezza

«Come organizzazioni sindacali abbiamo richiesto la costituzione di un coordinamento per la sicurezza, vista la complessità delle lavorazioni e della stessa struttura interna della Montello Spa, dove convivono più contratti: metalmeccanico, gomma-plastica, logistica, multiservizi e somministrazione» hanno continuato le sigle.

«Parliamo infatti di un sito dove operano 440 lavoratori assunti direttamente dalla Montello e sessanta somministrati, trecento dipendenti diretti della cooperativa che si occupa della cernita e cinquanta somministrati, oltre a trenta manutentori di un’azienda esterna e un’altra trentina addetti dell’impresa di pulizie. Abbiamo inoltre condiviso con l’azienda la necessità di attivare iniziative economiche di sostegno alla famiglia del lavoratore».