Sembra un paradosso, ma è così: l’Atalanta in campo con il tridente pesante, quindi Scamacca con Lookman e De Ketelaere (o i loro sostituti) ha finora portato a 10 gol segnati, 4 pali e nessuna rete subita.
Il conto parte dal secondo tempo di Napoli, poi l’Eintracht Francoforte, la Fiorentina e il Genoa di Coppa Italia: tre partite e mezza in cui de Roon e compagni hanno alzato il baricentro, abbassato la quota di pericoli corsi e ottenuto risultati importanti.
La squadra, andando sempre in avanti, tiene il pallino del gioco e si preoccupa prima di tutto di recuperare palla e attaccare. Questa filosofia risulta probabilmente quella di più facile attuazione per le abitudini e le attitudini di un gruppo che si trova a proprio agio nell’aggressività offensiva e nella voglia di mantenere il controllo della sfera durante le partite.
Ora la sfida è darsi continuità nella proposta di calcio coraggioso e d’attacco, anche con qualche interprete che può cambiare (piaccia o meno, non possono giocare sempre gli stessi, si scende in campo ogni tre giorni…), ma tenendo lo stesso spirito e provando ad affrontare ogni gara pensando solo a quei novanta minuti e senza fare calcoli se non a risultato acquisito. È forse ciò che conta di più, qualcosa che paga nel tempo. I risultati possono dipendere da tanti fattori, ma se c’è la prestazione è sicuramente più facile raggiungerli.