Saranno 616 i sostenitori della Dea che questa sera (6 dicembre, ore 20.45) animeranno il settore ospiti dello stadio Bentegodi di Verona.
La trasferta, chiusa per chi è residente in provincia di Bergamo e non possiede la Dea Card, è una di quelle partite che nel percorso della stagione rischia di diventare molto pesante in termini di punti. Se vinci, hai fatto quello che tutti si aspettano; diversamente, i conti rischiano poi di non tornare. Soprattutto se nel cammino fatto fino a questo momento hai perso troppe occasioni per strada.
L’Atalanta ha lo stesso numero di sconfitte di Bologna e Napoli (tre), ma è molto attardata a causa dei sette pareggi: solo il Pisa ha chiuso con una “X” lo stesso numero di partite. Tutte le altre sono più indietro.
Tornano così alla mente i punti lasciati in gare dove la vittoria era meritata, come quelle proprio contro il Pisa, o con Milan e Como. Chiaro che con il senno del poi è facile parlare e “riscrivere” le stagioni, ma è giusto ricordare quel che è stato. Anche per ribadire quanto conti la vittoria questa sera.
Palladino ha a disposizione praticamente tutto il gruppo, tranne Bakker e l’infortunato Sulemana. Nel probabile undici, non escludiamo una sfilza di conferme tra i titolari: l’allenatore, del resto, ha dichiarato chiaramente di non credere nel turnover.
Allo stesso tempo, chi è rimasto ai box per 90′ mercoledì nella partita di Coppa Italia contro il Genoa, come Kossounou, Ederson, Zappacosta e Lookman, appare favorito per un ritorno in campo da protagonista. Per il resto, invece, si può tranquillamente dire che il Chelsea (sfida il 9 dicembre) può attendere. Testa tutta sul Verona.