Prestazione negativa, pochissimo da salvare e Atalanta che invece di ripetere la vittoria contro la Fiorentina perde male sul campo del fanalino di coda Verona. Le i voti in pagella sono brutti, come la prestazione complessiva vista al Bentegodi.

Carnesecchi 5,5: primo intervento, semplice, al 24’ sul mancino telefonato di Giovane. Al 26’ è disattento su un cross di Mosquera che gli scappa tra le gambe e al 27’ prende gol da Belghali sotto la traversa, ma senza grandi colpe. Il raddoppio del Verona al 36’ è un mancino da fuori area deviato da Hien, il tris di Bernede è angolato e nell’occasione lui sembra un po’ in ritardo. Serata senza miracoli e con qualche sbavatura.
Kossounou 4,5: svagato, disattento e molto lontano dal rendimento che spesso ci ha fatto vedere. Era riposato dopo la Coppa Italia, ma non si è proprio visto. (46’ Kolasinac 6: vero che sull’azione del 3-0 viene tagliato fuori dalla palla in verticale per Giovane, ma è altrettanto vero che nella ripresa è il migliore in difesa. Se sta così, anche dopo mesi di inattività non si può fare a meno di lui).
Hien 5,5: la prima occasione, di testa, è sua (11’), ma Belghali respinge sulla linea. Al 17’ gira verso l’angolino una punizione laterale di Zappacosta, ma Montipò è prodigioso in tuffo. Se davanti s’è fatto dietro, dietro invece traballa: sorpreso dal tacco di Mosquera che libera in area Belghali in occasione dell’1-0, nel secondo tempo sbaglia qualche appoggio e soffre troppo la mobilità degli avversari.
Djimsiti 5,5: Belghali lo salta nettamente al 28’ in occasione del vantaggio scaligero. Complessivamente balla tanto contro avversari che non sono di certo dei fulmini in fase realizzativa. Prestazione negativa.

Bellanova 5: qualche diagonale, tante corse, ma nessuna azione pericolosa degna di questo nome che possa portare a un voto positivo. Per buona parte del secondo tempo è laggiù, sperduto nella nebbia.
De Roon 5,5: molto dinamico nel primo tempo, ma predica nel deserto ed è l’unico che cerca di fare ordine in mezzo al campo. Ammonito al 65’ per un fallo a centrocampo, è comunque tra gli ultimi a mollare. I centrocampisti del Verona sembrano però più in palla anche di lui.
Ederson 5: troppo poco per meritarsi un voto positivo. Resta in campo un’ora e forse andava tolto già all’intervallo. Per non dire prima. (61’ Pasalic 5,5: entra in un momento complicato, fa meglio rispetto al compagno, ma non riesce a dare quella scossa che sarebbe stata necessaria).
Zappacosta 6: prova qualche discesa, mette in mezzo il pallone che Hien gira verso la porta trovando un grande Montipò. Non era al meglio ed esce dopo un’ora per dare spazio a Zalewski. È comunque tra i pochissimi che si salvano. (61’ Zalewski 5: un paio di cross al centro ma poco altro, ingresso che non cambia l’inerzia del match).

De Ketelaere 5: avvio a intermittenza, con il bel mancino al 26’ su appoggio di Lookman deviato in angolo da Nelsson. Nel secondo tempo ci prova in due o tre occasioni, ma non sfonda mai e al momento del cambio è tutt’altro che contento. (70’ Samardzic 5,5: entra con buon piglio, si guadagnerebbe anche un rigore, ma si inceppa qualcosa e dal possibile 2-1 viene convalidato il 3-0 dei rivali. Il problema è che resta l’unico squillo della serata).
Krstovic 4,5: qualche duello in avanti lo vince, ma perde anche diversi contrasti ed è lui a servire l’assist (ovviamente involontario) a Giovane per il raddoppio del Verona. Esce all’intervallo col sapore amaro dell’occasione persa: pochi palloni tenuti, zero pericoli creati e solo tanti rimpianti per avere in campo Scamacca… (46’ Scamacca 6,5: prima conclusione al 77’ e incrocio dei pali pieno. Il Var trasforma il legno in un calcio di rigore e lui trasforma con sicurezza).
Lookman 5: primo tempo con un paio di situazioni interessanti vanificate da un tocco o da un dribbling di troppo. Nel secondo tempo non si vedono nemmeno quelle. Passaggio a vuoto.
Palladino 5,5: al fischio finale si prende colpe che probabilmente non ha (i giocatori hanno davvero bisogno che sia il mister a dire loro ciò che serve fare in gare sporche come quella di Verona?), ma, con il senno di poi, la scelta di tenere a riposo Scamacca a Verona e non in Coppa Italia non paga. I demeriti sono però molto più dei giocatori che del tecnico.