Parola del mister

Palladino alla vigilia del Chelsea: «Dopo Verona ci siamo parlati, adesso serve la gara perfetta»

In conferenza stampa, il tecnico degli orobici ha presentato la gara che attende la Dea in Champions. Al suo fianco, De Ketelaere

Palladino alla vigilia del Chelsea: «Dopo Verona ci siamo parlati, adesso serve la gara perfetta»

Foto Atalanta

«Non guardo mai le classifiche. Dico che con il Chelsea, per vincere, serve una partita perfetta». Raffaele Palladino ha parlato ieri sera (8 dicembre), in sala stampa, davanti praticamente a soli giornalisti italiani. Quelli inglesi, finita la chiacchierata con Maresca (con cui hanno parlato pure di cucine) e Garnacho (che ha rivelato di avere un tatuaggio dedicato alla serie Stranger Things, cosa che è parsa essere di enorme interesse per i colleghi d’Oltremanica), se ne erano già andati.

Il tecnico dei bergamaschi ha cercato di guardare oltre la brutta prova di Verona, sottolineando cosa significherebbe vincere questa sera contro i campioni del mondo londinesi.

«Affrontare una squadra così forte, di alto livello, e confrontarci con loro è importante per capire il nostro di livello, le possibilità che abbiamo e i difetti su cui lavorare. Vogliamo ripartire dopo una brutta prestazione, lo abbiamo fatto analizzando la partita con i ragazzi, ci siamo confrontati. I primi a essere dispiaciuti sono i giocatori, non vogliono più fare quel primo tempo. E stato un episodio, in Champions abbiamo l’occasione giusta per riscattarci. Sono fiducioso perché ho visto una grande rifinitura».

Indicazioni importanti sono arrivate su Scamacca e Kolasinac: «In allenamento, Gianluca ha alzato il livello, è un grande professionista e anche se lavora bene per i compagni lo voglio ancora più sul pezzo nell’attacco alla porta. Può fare grandi cose. Con Kolasinac abbiamo fatto un lavoro importante in queste settimane, è stato fuori parecchio e forse non è ancora al cento per cento, ma puntiamo molto su di lui».

De Ketelaere, seduto al fianco del mister, ha spiegato la reazione stizzita avuta a Verona al momento della sostituzione: «Non ero arrabbiato per il cambio, ma per la mia prestazione e il risultato. Non mi riuscivano le giocate che volevo fare. In questo avvio di stagione mi sento molto bene e voglio essere decisivo: a Bergamo sto bene, voglio fare il massimo per la squadra e i tifosi che con me sono sempre stati positivi. Con il Chelsea serve dare il cento per cento per ottenere un grande risultato».