Un giovane sdraiato sulla strada, ferito all’addome, che nel buio chiede aiuto agli automobilisti di passaggio. È la scena che ha aperto la notte di paura tra Solto Collina e Fonteno giovedì 11 dicembre, intorno alle 21.30: spari nel buio e due giovani di origine maghrebina finiti in ospedale.
Ieri (venerdì 12 dicembre) si parlava soprattutto dei rilievi dei carabinieri e della pista legata allo spaccio. Oggi arrivano dettagli in più: nel bosco sono stati infatti ritrovati una pistola calibro 22 senza caricatore, un grosso coltello, un telefono cellulare e un bilancino di precisione. Le indagini restano aperte per capire chi abbia sparato e perché.
I ragazzi feriti
Come riportato dal Corriere Bergamo, il più giovane dei due feriti, 21 anni, è ricoverato agli Spedali Civili di Brescia in prognosi riservata dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione dei proiettili dall’addome. Un nuovo intervento potrebbe essere eseguito nelle prossime ore. Il giovane non è ancora stato identificato, ma non sarebbe più in pericolo di vita.
L’altro ferito, 28 anni e colpito a una gamba, è stato dimesso dopo le cure ed è fuori pericolo. Lui è stato identificato tramite fotosegnalamento: è un clandestino di origine marocchina che è stato sentito dai carabinieri. Ha già accompagnato sul posto gli inquirenti per un sopralluogo, indicando dove sarebbe avvenuta la sparatoria. Ha poi raccontato di essere andato a comperare droga e di essere stato aggredito senza motivo. La sua versione, però, dovrà essere verificata dagli investigatori.
Gli inquirenti dovranno chiarire chi ha sparato, quanti colpi sono stati esplosi e se ci fosse l’intenzione di uccidere o se si sia trattato di una lite degenerata. La speranza è di poter ascoltare presto anche il 21enne, quando le sue condizioni lo permetteranno.
Due corpi sulla strada
Come riporta L’Eco di Bergamo, erano circa le 21.30 di giovedì quando, lungo la strada tra Solto Collina e Fonteno, qualcuno ha sentito sparare. Poco dopo un automobilista si è imbattuto in un uomo steso in mezzo alla strada, che chiedeva aiuto: «Mi hanno sparato, chiama ambulanza, chiama ambulanza».
Solo con l’arrivo dei soccorritori si è capito che i feriti erano due: uno sulla carreggiata, l’altro poco distante, entrambi colpiti da chi li inseguiva per poi dileguarsi.
Una caccia notturna?
Secondo gli elementi raccolti finora, la vicenda sarebbe iniziata nella zona di via San Rocco, alla periferia del paese. Qui sarebbe scoppiata una lite, con ogni probabilità legata alla droga e al controllo della piazza di spaccio. Due uomini si sarebbero messi a correre, inseguiti fino alla zona del Fontanile di Sales, lungo una strada alternativa alla provinciale. È lì, in uno slargo buio e senza illuminazione, che sarebbero stati raggiunti dai colpi di pistola.
Le ricerche nel bosco

I carabinieri di Clusone e del Nucleo investigativo di Bergamo hanno passato al setaccio l’area per ore. Con il metal detector hanno cercato bossoli e armi, ma senza grandi risultati. In compenso, è emerso un punto che sembra essere stato usato come bivacco, con resti di fuoco e tracce di cibo e cartoni. Si pensa che quello fosse il rifugio dei due feriti, i quali forse spacciavano in quella zona in concorrenza con i loro aggressori.
Poco lontano, come detto, sono stati trovati la pistola calibro 22, un coltello, un telefono e un bilancino. La pistola, però, non sarebbe quella usata per ferire i due uomini, lasciando aperta la possibilità che l’arma vera sia ancora nascosta o sia stata portata via.
Silenzio in paese
Intanto, a Solto Collina la sparatoria ha lasciato sgomenta la comunità. In paese pochi hanno voglia di parlare. Nei bar e tra le attività commerciali prevale il silenzio. Qualcuno ammette di aver saputo tutto solo la mattina dopo, leggendo i giornali, altri preferiscono non dire nulla.
Tra gli abitanti più anziani c’è stupore: mai si pensava che una cosa del genere potesse accadere in un piccolo paese come il loro. L’idea che qualcuno abbia sparato a pochi passi dalle case fa impressione, soprattutto perché episodi simili, ricordano in molti, «riguardavano Bergamo, Milano, Brescia, ma non Fonteno o Solto Collina».
Un periodo complicato
La paura è legata anche a un contesto già fragile. Negli ultimi mesi non sono mancati furti e movimenti sospetti in paese: alcune abitazioni sono state prese di mira tra Solto Collina e la frazione di Xino, a Fonteno. Il problema della droga, hanno raccontato alcuni residenti, esiste da tempo, ma che si arrivasse a tanto «era impensabile».
Intanto anche Maurizio Esti, ex sindaco, esprime la propria preoccupazione sui social: «Ma cosa sta succedendo sulla nostra collina? Viviamo nel più bel posto del mondo, abbiamo vissuto da sempre in serenità, sicurezza e bellezza. Abbiamo vissuto in modo spensierato conoscendoci tutti ma sempre nel rispetto reciproco. Purtroppo da qualche anno si ha paura, ci si chiude in casa, abbiamo paura per i nostri figli, siamo soggetti a continui furti nelle nostre abitazioni, gira tantissima droga, ora addirittura sparatorie. Basta! Riconquistiamo la nostra identità purtroppo perduta, diamo voce a chi qui è nato e vissuto, rammentando le nostre radici e da queste rinasciamo per il bene del nostro territorio e per il bene di noi stessi».