La chiesetta dei morti, che si trova nei campi tra Calvenzano e Casirate, è stata vandalizzata da ignoti: a parte i resti di immondizia e di un falò, diversi sono i danni provocati alle panchine in legno, posizionate nel porticato per i fedeli, così come al corrimano che delimita la camminata che circonda l’edificio sacro.
Il Comune di Calvenzano poco può fare, perché la proprietà è della Parrocchia, che nel caso dovrebbe recintare l’area per impedire a ragazzini e sbandati di fare disastri. Un intervento che si potrebbe anche evitare, se non fosse per la mancanza di rispetto dimostrata dagli autori del disastro.
Rifiuti e vandalismi
Come riportato da PrimaTreviglio, c’erano rifiuti di ogni genere abbandonati per terra, panchine danneggiate, divelto un pezzo del corrimano di metallo e in terra, nel porticato della chiesetta ancora i segni di un falò, probabilmente acceso per riscaldarsi dal freddo serale, e ancora bottiglie, lattine e cartacce dappertutto. Davvero un triste panorama, quello che i volontari della sezione Avis di Calvenzano si sono trovati di fronte, nei giorni scorsi, arrivando alla chiesetta, che si trova nella campagna tra il paese e Casirate, lungo una strada poderale a fondo chiuso che parte al termine della via Bellini.
Un atto vandalico, l’ennesimo, compiuto ai danni della piccola chiesa di proprietà della parrocchia che viene tenuta pulita e in ordine proprio dai volontari dell’Avis. Ma che, stavolta, ha passato il segno. Chi ha “banchettato” nottetempo nel porticato dell’edificio sacro ha lasciato per terra e tutto attorno alla chiesa uno scempio difficile da commentare, se non con sdegno e rabbia, per la mancanza di rispetto per quello che è un luogo di culto.
Isolato, è vero, lontano dalle abitazioni e quindi meno controllabile e, di fatto, in balìa di chiunque sia di giorno che, soprattutto, nelle ore serali e notturne. La facciata e il colonnato del tempio portano già i segni del degrado causato in passato da altri episodi simili. Nel prato antistante all’edificio per terra è stato abbandonato di tutto. Identica sorte toccata al porticato, dove c’è anche un bidone per la raccolta dei rifiuti, ma tutto è stato abbandonato a terra in prossimità delle panchine, installate per dare un ristoro ai fedeli e non certo per improbabili party serali di gruppetti di giovani.
Due delle quattro panchine, poi, versano in pessime condizioni con parti di legno spaccate che le rendono, di fatto, inutilizzabili. Inoltre, il corrimano di metallo che delimita l’acciottolato è stato divelto in diversi punti e le parti spaccate giacciono nel prato vicino. Insomma, non certo una cartolina incoraggiante a pochi giorni dalle festività natalizie.
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L’ipotesi della cancellata
«Calvenzano, così come altre città e paesi del nostro territorio, deve purtroppo fare i conti con simili gesti di vandalismo – ha commentato il sindaco Fabio Ferla -. La chiesetta dei morti è un luogo dove, soprattutto d’estate, i ragazzi si ritrovano a bivaccare. Il Comune, però, in quella zona non ha autorità di intervenire perché è di proprietà della parrocchia e sorge su un terreno privato sul quale non possiamo, ad esempio, installare telecamere.
Anche perché non è in fregio ad una strada, comunale o provinciale che sia, com’è il caso dell’Oratorio dell’Assunta in via Misano, che si trova lungo una provinciale». Come risolvere quindi il problema e garantire il decoro all’edificio di culto? «L’unica soluzione – ipotizza il primo cittadino – potrebbe essere, da parte della parrocchia, quella di chiudere l’accesso al porticato, realizzando un muretto di cinta attorno alla chiesetta con una cancellata».