Il San Michele

Nuovo ponte tra Calusco e Paderno, chiuso il dibattito pubblico. Si parte con il progetto di fattibilità

Rfi aprirà nei primi mesi del 2026 il bando di concorso internazionale per lo sviluppo del Pfte, a cui seguirà l'iter autorizzativo

Nuovo ponte tra Calusco e Paderno, chiuso il dibattito pubblico. Si parte con il progetto di fattibilità

Procede il percorso che porterà alla realizzazione del nuovo ponte San Michele tra Calusco d’Adda e Paderno, che unisce attraversando l’Adda le province di Bergamo e Lecco. Rfi ha infatti chiuso il dibattito pubblico e, entro i prossimi mesi, pubblicherà il bando di concorso per lo sviluppo del Progetto di fattibilità tecnica ed economica, da cui a sua volta partirà l’iter autorizzativo.

Una nuova fase con il progetto di fattibilità

A comunicarlo è l’assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi. «Rete Ferroviaria Italiana ha pubblicato oggi il documento conclusivo con cui si chiude il dibattito pubblico riguardante il progetto del nuovo Ponte San Michele», ha dichiarato.

Aggiungendo, poi: «Da quanto riportato viene confermato il lavoro di confronto portato avanti in questi mesi e la disponibilità a raggiungere una soluzione condivisa e migliore in termini di costi e benefici, di minor impatto ambientale, capace di assicurare una gestione delle viabilità mantenendo un approccio integrato tra ferro e gomma».

Per il ponte si avvia ora una nuova fase. «Entro i primi mesi del prossimo anno prevede l’emanazione del bando di concorso internazionale di progettazione per lo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) della nuova opera, che dovrà rielaborare la soluzione del nuovo ponte in stretto affiancamento all’attuale, ottimizzata secondo le indicazioni delle osservazioni recepite». A valle dell’elaborazione del progetto «partirà poi l’iter autorizzativo, di cui è prematuro prevedere delle tempistiche».

Il percorso finora svolto

Lo scorso luglio, la stessa Terzi aveva comunicato un accorciamento dei tempi di realizzazione grazie alla nomina di un commissario straordinario, il cui compito è quello di velocizzare le procedure. Successivamente, la Commissione territorio di Regione Lombardia aveva compiuto un sopralluogo nei territori toccati dal progetto. Nel corso dell’incontro, i sindaci dei Comuni coinvolti avevano presentato due soluzioni progettuali alternative.