Tornava a Bergamo nonostante il divieto del tribunale, così il 34enne è finito dietro le sbarre. È successo sabato 13 dicembre, quando la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un uomo che era già sottoposto al divieto di dimora nel Comune e nella provincia.
Dritto in carcere
Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e reati contro il patrimonio, era stato condannato in estate a una pena detentiva e pecuniaria e sottoposto al divieto di dimora a Bergamo e provincia.
Dopo una serie di controlli nei mesi successivi, però, è stato scoperto che l’uomo continuava a muoversi sul territorio bergamasco, ignorando le prescrizioni imposte. E non una visita eccezionale, ma un avanti e indietro continuo accertato nel tempo, che ha portato alla decisione più severa: il carcere.
Domenica 14 dicembre, in serata, il 34enne è stato rintracciato dagli agenti e accompagnato alla Casa Circondariale di via Gleno, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
I precedenti
La vicenda affonda le radici nello scorso luglio. L’uomo era stato arrestato dopo essersi sottratto a un controllo della polizia locale mentre era alla guida di una Fiat Panda. Da lì era nato un inseguimento, concluso in una zona residenziale, dove gli agenti erano riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo l’arresto, però, era scattata la perquisizione domiciliare che aveva portato a un sequestro importante: oltre 400 grammi di sostanze stupefacenti, tra hashish e ketamina, insieme a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.