Nella notte di lunedì 15 dicembre, ignoti hanno rubato la Fiat Qubo in uso alla cooperativa Sirio, realtà che gestisce il centro antiviolenza a Treviglio. Non usa semplice auto, ma un mezzo fondamentale per il Rifugio di Ophelia, dove vengono ospitate le donne vittime di violenza con i loro figli. Ora dalla cooperativa l’appello: «Mettetevi una mano sul cuore, riportatecela».
La denuncia e l’appello della cooperativa
L’auto, come riporta L’Eco di Bergamo, era parcheggiata in via Roggia Vignola, a Treviglio, nella zona Pip2 a sud della città. Qualcuno ne ha scassinato la portiera, per poi portarla via e lasciare un’amara sorpresa a chi se n’è accorto il giorno successivo.
La carrozzeria era un bianco anonimo, senza scritte: questo per tutelare le donne che vengono trasportate. Il mezzo, ha spiegato al quotidiano la presidente Dania Lera, era l’unico a disposizione delle dipendenti del Rifugio di Ophelia. Non solo per portarle a visite o incontri, ma anche in piccole gite che, ora, rischiano di saltare.
La presidente ha denunciato il furto al commissariato di polizia. Al vaglio le immagini delle videocamere di sorveglianza, per individuare eventuali responsabili. Quella zona, il lunedì sera, è spesso deserta perché giorno di chiusura dei due locali pubblici presenti.
La cooperativa Sirio, nel frattempo, ha lanciato un appello a chi ha rubato il mezzo: «Si metta una mano sul cuore e capisca che non era una “semplice” auto, ma un mezzo fondamentale per le nostre attività a favore delle donne che già hanno subito violenza nel corso della loro esistenza e che ora stanno ricostruendo un percorso di vita. Insomma, chi la rubata ce la faccia ritrovare in qualche maniera».
La targa della Fiat Qubo rubata, che ha ormai una decina d’anni, è EV699YY: «Se la vedete, segnalatelo a noi o alle forze dell’ordine. Per le nostre attività quotidiane quel Qubo è fondamentale e già in questi giorni siamo rimaste bloccate». Nel caso l’auto non fosse ritrovata, la cooperativa dovrà trovare un modo per acquistarne una nuova, chiedendo aiuto agli imprenditori della zona.