di Marco Boffa
Nonostante gli interventi effettuati, via Caleppio a Zanica resta chiusa. Poche settimane fa, il sindaco Luigi Locatelli si era detto fiducioso su una pronta riapertura, che tuttavia non è ancora avvenuta.
A lanciare l’allarme sulla situazione è Zanica Civica: «C’è una tettoia abusiva con copertura in amianto che continua a stare lì, a pochi metri dalle case. L’amministrazione aspetta che un privato sia disposto ad acquistare l’immobile all’asta (base d’asta 30 mila euro), purché si carichi, immaginiamo, anche della bonifica a proprie spese. La base d’asta è andata deserta, lasciando il problema irrisolto. Nel frattempo, si spendono 600 euro per monitorare se le fibre di cemento-amianto si stanno disperdendo nell’aria. Quindi, abbiamo un manufatto abusivo nel centro storico, potenzialmente pericoloso, circondato da persone che nella via ci vivono e ci transitano e l’amministrazione aspetta che qualcuno lo compri e lo bonifichi di tasca propria».
È nota da tempo la posizione di Zanica Civica, che vorrebbe demolire l’immobile. Secondo l’opposizione, tale opzione comporterebbe uno sforzo iniziale che consentirebbe di risolvere a breve il problema: Zanica Civica, dalla propria pagina social, evidenzia inoltre la problematica legata a un’altra tettoia che si affaccia su via Caleppio, che richiederebbe ancora una volta l’intervento del Comune per abbatterla, per una cifra di 20 mila euro.
Chiarisce direttamente la situazione il sindaco Locatelli, spiegando come la via sia ancora chiusa per motivi di sicurezza, in quanto gli interventi fino ad ora effettuati non siano stati sufficienti: «Aprire una via chiusa a causa di un edificio privato pericolante pretende che vi sia un collaudo statico; solo allora si può procedere alla riapertura. (…)