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La colonia di gatti “Pallina e gli invisibili” ad Azzano San Paolo chiede aiuto: le donazioni non bastano

Da piccola presenza silenziosa a spazio protetto per oltre trenta esemplari. La storia tra volontariato, sterilizzazioni e la lotta contro gli abbandoni

La colonia di gatti “Pallina e gli invisibili” ad Azzano San Paolo chiede aiuto: le donazioni non bastano

Quella che un tempo era una piccola presenza di gatti selvatici che si muovevano silenziosi tra i campi di Azzano San Paolo, al confine con Zanica, oggi è diventata una vera e propria colonia protetta che conta oltre trenta esemplari.

La storia di “Pallina e gli invisibili” affonda le radici nel 2019, quando pochi randagi sopravvivevano in condizioni estreme: cibo quasi inesistente, ripari precari intrisi d’umidità e inverni rigidi che non lasciavano scampo ai cuccioli nati in primavera, troppo fragili per resistere a fame, freddo e malattie.

Le nascite incontrollate e le lotte tra maschi rendevano la quotidianità ancora più dura, trasformando ogni nuova cucciolata in una corsa contro il tempo. Poi qualcosa è cambiato: un gruppo di persone dal cuore grande, mosse solo dall’amore per queste creature invisibili, ha deciso di intervenire. Hanno portato cibo, costruito rifugi e avviato un fondamentale percorso di sterilizzazione per porre fine alle sofferenze e dare un futuro alla colonia.

Oggi quei gatti hanno un’identità: il maestoso Patriarca, l’elegante Lady, la dolce Stella e molti altri, riconoscibili dal piccolo taglio all’orecchio, un segno indolore che attesta l’avvenuta sterilizzazione. Ognuno ha un nome, una storia e finalmente un luogo dove vivere protetto. Negli ultimi anni, però, si è registrato un preoccupante aumento degli abbandoni, soprattutto nei mesi estivi: un flusso continuo che rende la gestione sempre più complessa, con costi che ricadono in buona parte sulle volontarie.

«Le raccolte non bastano a coprire tutti i costi – spiegano le responsabili – e una parte significativa ricade ancora su di noi. Abbiamo bisogno di donazioni, sia alimentari sia economiche: i gatti continuano ad aumentare e le spese veterinarie sono sempre più onerose».

Il funzionamento della colonia si regge grazie a una rete di volontariato coesa e ben organizzata, dove ciascuno svolge un ruolo fondamentale. Il cuore pulsante è il tutor Gian Luigi Cortinovis: ogni giorno porta cibo, mantiene i rifugi, si occupa delle piccole e grandi riparazioni, diventando un punto di riferimento imprescindibile. Marisa segue il benessere fisico dei gatti e le delicate fasi post-operatorie; le stallanti Laura, Mariella e Annarosa offrono ospitalità temporanea finché i mici non trovano una famiglia, percorso gestito con cura da Sabrina. (…)

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