Lite in albergo

Litiga e poi investe una donna: arrestato 25enne bergamasco per tentato omicidio

La vicenda è accaduta il 27 novembre scorso, alle 4 di mattina. Il giovane riconosciuto dalla vittima da un profilo social

Litiga e poi investe una donna: arrestato 25enne bergamasco per tentato omicidio

Un litigio nato all’interno di un albergo, degenerato poi in strada fino a trasformarsi in un grave episodio di violenza: è questa la ricostruzione dei fatti che hanno portato all’arresto la scorsa giornata (venerdì 19 dicembre) di un 25enne, nato a Treviglio ma residente a Osio Sotto.

Nei suoi confronti, la polizia locale di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di tentato omicidio.

La lite in albergo e l’investimento

L’episodio risale alle prime ore del mattino del 27 novembre scorso, intorno alle 4, nella zona nord-ovest della città, tra via Porpora e via Lulli. Secondo quanto emerso dalle indagini, il giovane si trovava in stanza con una donna di origine uruguaiana, una prostituta. Dopo l’incontro, tra i due sarebbe scoppiata una discussione, durante la quale avrebbe iniziato a insultarla.

La situazione, però, non si è conclusa all’interno della struttura. L’uomo avrebbe infatti atteso la donna in strada, a bordo della sua Mercedes Benz bianca con tettuccio nero. Una volta che lei si è allontanata a piedi, l’avrebbe seguita lentamente mentre camminava sul marciapiede, spaventandola al punto da costringerla ad attraversare la strada per mettersi in salvo sul lato opposto.

In un primo momento, rallentando, avrebbe tentato di rassicurarla. Ma proprio mentre la donna stava riattraversando la carreggiata, l’uomo avrebbe improvvisamente accelerato, investendola con la parte anteriore dell’auto e dandosi subito alla fuga, lasciandola a terra ferita fino all’arrivo dei soccorsi.

Rintracciato tramite video e testimoni

La vittima ha riportato un grave trauma alla gamba destra. In particolare, come riportato dall’Ansa, il distacco osseo dell’apice del malleolo peroneale (vicino alla caviglia, ndr), con una prognosi di 25 giorni. Nonostante lo shock, è riuscita a riconoscere l’aggressore attraverso un profilo social, così come ha fatto il portiere dell’albergo. Questi elementi, insieme all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze raccolte, hanno permesso agli investigatori di identificare con certezza il conducente dell’auto.

Secondo l’accusa, il fermato avrebbe agito con l’intenzione di uccidere, approfittando dell’orario notturno, del luogo e delle condizioni della vittima, circostanze che avrebbero ostacolato la possibilità di difesa. Nel capo d’imputazione si legge infatti che il 25enne avrebbe compiuto «atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte» della donna, senza riuscire nel suo intento per cause indipendenti dalla sua volontà.

Il giovane verrà trasferito nel carcere di San Vittore, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli sviluppi del procedimento.