Per continuare la rimonta servivano tre punti e, all’ultimo, sono arrivati. Ma contro un Genoa in inferiorità numerica per tutta la partita dopo l’espulsione di Leali al 3′, i nerazzurri hanno faticato davvero tanto, rischiando addirittura di andare sotto con un’occasione monumentale di Vitihna (rigore in movimento clamorosamente fuori) e un altrettanto grandioso intervento di Carnesecchi che ha salvato la porta su un colpo di testa di Colombo lasciato solo in area su azione da corner.
Palladino, ai microfoni di Dazn, propone un’analisi lucida che, pur partendo dal gol decisivo di Hien, non evita di soffermarsi su un approccio che non è certo stato ottimale.
«Poteva essere – spiega il mister – una partita in discesa, ma non esistono partite facili in Serie A. Il Genoa non ha mollato un centimetro e devo far loro i complimenti per l’intensità che hanno espresso. Scardinare un 5-3-1 non è facile, ma ci abbiamo messo del nostro, perchè eravamo lenti e allargavamo male sugli esterni. L’importante erano i tre punti e siamo riusciti a ottenerli, in una partita sicuramente sporca».
Al gol di Hien, anche il tecnico è corso in campo per abbracciare tutti i suoi giocatori: «Mi sono lasciato andare all’esultanza finale perché vincere in maniera sofferta è per certi versi più bello – ha spiegato Palladino -. L’andamento della partita conferma che abbiamo margini di miglioramento; ora arriviamo agli scontri diretti con Inter, Roma e Bologna con una consapevolezza diversa rispetto a un mese fa. Tornare nella parte sinistra della classifica è importante, ce la giocheremo con tutte, a cominciare dall’Inter davanti ai nostri tifosi».