"Alt - Stazione del gusto"

La nuova vita dell’ex distributore abbandonato di via Moroni a Bergamo, diventato un ristorante

Il progetto di Enilive e dello chef stellato Niko Romito arriva anche qui, dopo la riqualificazione della struttura avvenuta negli ultimi mesi

La nuova vita dell’ex distributore abbandonato di via Moroni a Bergamo, diventato un ristorante

Ha aperto mercoledì 17 dicembre, lì dove un tempo sorgeva l’ex distributore Agip di via Moroni a Bergamo, il nuovo locale della catena “Alt – Stazione del gusto”, format di ristorazione ideato da Enilive, proprietaria della struttura che si è occupata dei lavori di riqualificazione, e l’Accademia Niko Romito, che curerà l’offerta gastronomica.

Aperto tutti i giorni

Nei mesi scorsi si sono svolti i lavori di riqualificazione della struttura architettonica, progettata – come riporta L’Eco di Bergamo – dall’architetto Mario Bacciocchi negli anni  Cinquanta. Di fatto, l’ex distributore era in disuso dal 2006, con un tentativo di riqualificazione effettuato nel 2014. La struttura esterna è rimasta la stessa e l’area ora dispone anche di parcheggi a uso pubblico.

Il ristorante, la cui offerta gastronomica è curata dalla scuola di fondazione fondata dallo chef stellato Niko Romito, sarà aperta tutti i giorni con orario continuato dalle 8 (alle 7 dopo l’Epifania) fino alle 22, con limitazioni nel corso delle festività natalizie. Una dozzina i collaboratori impiegati, supervisionati dalla referente Silvia Mandrelli.

L’ex distributore di via Moroni prima dei lavori

Un nome che viene dal passato

Altri punti vendita della catena sono stati aperti recentemente in diverse città italiane, tra cui figura anche Bergamo. Il nome ha un significato affettivo, come spiegato dallo stesso chef Niko Romito: quando il padre gestiva una pasticceria in provincia de L’Aquila, aveva posizionato un cartello fuori dall’attività con la scritta “Alt”, per invogliare i turisti di passaggio a fermarsi.

Lo chef ha ripreso quella parola tanto cara nel suo progetto, nato nel 2018, per dare nuovamente alle persone un luogo dove fermarsi e fare una pausa prima di ripartire. E nel caso di Bergamo dando, al tempo stesso, nuova vita a un luogo abbandonato da quasi vent’anni.