Se già la vicenda della nuova Gamec ha provocato disappunto a Bergamo, si confermano in ritardo pure i lavori per realizzare il Palazzetto dello Sport: il taglio del nastro in via Pizzo della Presolana, infatti, slitta da settembre a dicembre 2027. A renderlo noto è stato l’assessore alla Riqualificazione Urbana, Francesco Valesini, nel corso della conferenza stampa di fine anno di ieri (22 dicembre) a Palazzo Frizzoni.
Ditta indietro su Palazzetto e scuola
Il ritardo è ormai ufficiale anche in questo caso: l’impresa appaltatrice, la Gvg di Roma, come spiegato dallo stesso esponente della Giunta Carnevali non sta rispettando i tempi. Di conseguenza, insieme alla stazione appaltante, cioè ChorusLife Spa, si sta facendo di tutto per recuperare il tempo perduto. L’assessore, in ogni caso, ha dichiarato che si stanno stilando i contratti di subappalto, che verranno assegnati entro gennaio.
La Gvg aveva sottoscritto il contratto, dopo una gara molto partecipata (una cinquantina di aziende), il 24 luglio scorso. Si tratta della stessa ditta a cui è stato affidato il rifacimento della scuola primaria Gabriele Rosa, di cui PrimaBergamo aveva segnalato i ritardi già a ottobre scorso. Poco o inesistente il movimento sul sito di operai e mezzi, con l’Amministrazione che, contattata sulla questione, aveva promesso con l’assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota, che sarebbe stata comunque terminata entro aprile 2026.
Per la nuova Gamec ballano i fondi europei
A tutto, ciò, si aggiunge il quadro preoccupante della nuova Gamec: negli scorsi giorni, Palazzo Frizzoni aveva fatto sapere che il cantiere sarebbe ripartito verso Pasqua, adesso si parla di maggio. Sono tra i dodici ed i quattordici i mesi stimati per concludere gli interventi, con l’inaugurazione che quindi dovrebbe avvenire, almeno secondo i calcoli del Comune, nell’estate del 2027. Quindici sono, invece, i giorni che dovrebbe impiegare il Collegio consultivo tecnico del Ministero delle Infrastrutture (che ha dato l’incarico lo scorso 19 dicembre) per decidere sul via libera alla risoluzione del contratto con la Manelli Spa.
A quel punto, si potrà (si spera velocemente) procedere con l’individuazione di un’altra impresa, scelta nella graduatoria, per potersi rimettere all’opera. La sindaca Elena Carnevali ha insistito anche sulle difficoltà della Manelli, che vanno al di fuori di Bergamo: a essere in crisi sono le commissioni che aveva ricevuto in tutto il Paese, tra le più importanti quelle a Genova e Palermo. Come a significare che nessuno poteva prevedere, quando aveva ricevuto l’appalto, che sarebbe entrata in serie difficoltà finanziarie.
Comunque, se il cronoprogramma non verrà rispettato, a “ballare” sono anche quei 6,4 milioni di euro di finanziamenti europei. Per i quali, garantisce la Giunta, sono in corso dialoghi con Roma, proprio per vederseli lo stesso garantiti, nonostante i ritardi che inevitabilmente ci saranno.
Gli altri ritardi
Lasciando da parte queste vicende, bisogna ancora considerare i ritardi che interessano l’ex carcere di Sant’Agata, per il quale almeno in teoria ci si dovrebbe avviare verso il termine dei lavori nel 2026, ma anche l’ex Principe di Napoli (fine cantiere a inizio 2027). Il progetto esecutivo per ampliare l’ortomercato di Borgo Palazzo non è ancora stato approvato. Il nuovo anno, per l’Amministrazione, porterà con sé diverse gatte da pelare.