Cocktail stories, il Moscow Mule L'estate in una tazza di rame
C’è chi lo accompagna con lo zenzero fresco, chi aggiunge qualche foglia di menta e chi invece preferisce servirlo con una fetta di cetriolo, in ogni caso dovrebbe sempre stare nella sua tazza di rame gelata, la copper cup, perché gli appassionati assicurano: è tutta un’altra storia. Comunque lo si voglia guarnire, il Moscow Mule rimane un classico che ultimamente è tornato sul bancone di molti bartender del mondo e, come sempre accade quando si riscopre un classico, le varianti non tardano ad arrivare. Resta comunque un drink che grazie alla sua semplicità e freschezza è considerato da molti il cocktail dell’estate.
Ma non è certo una scoperta recente. Per andare all’origine bisogna tornare indietro addirittura al 1941, quando nella frizzante Manhattan, e precisamente al Bar Chatham, si incontrarono John Martin e Jack Morgan. Il primo trattava l’importazione della vodka Smirnoff; il secondo, invece, oltre a essere un produttore di Ginger Beer (un soft drink a base di zenzero e ingrediente fondamentale del nostro), era anche il proprietario del Cock’n’Bull in Sunset Boulevard. Il locale più cool di Hollywood. Il resto lo si può immaginare facilmente. Lo battezzarono Moscow Mule per richiamare le latitudini russe e iniziarono a servirlo nella famosa tazza in rame. Il decennio successivo è stato il boom e da allora non ha mai smesso di fare tendenza.
Moscow Mule
Dunque. La versione pura della ricetta, quella uscita direttamente dalle mani di Martin, prevede unicamente vodka, lime e ginger beer. Il gusto è abbastanza secco, essendo il distillato russo la vera anima di questa bevanda, ma la leggera dolcezza dello zenzero e soprattutto la sua nota piacevolmente piccante (che ben si sposa con il lime) riescono a tenere il tutto in equilibrio, rendendolo veramente rinfrescante.
Come ogni ricetta classica che si rispetti, anche il nostro drink è andato incontro a divagazioni e soprattutto variazioni sul tema, che di volta in volta incontravano gusti e tendenze, creando negli anni la numerosa famiglia dei Mule, oggi è considerata quasi un genere a sé.
London Mule
Una variante molto di moda e sulla bocca di tutti quelli che contano nei locali di tendenza è quella che sostituisce la vodka con il gin per ottenere il London Mule. In questo caso il risultato (riuscitissimo) stravolge completamente il suo modello originario, dato che il gin è un distillato con una personalità molto più marcata della vodka. Anche se il suo primeggiare riesce a combinarsi perfettamente con la nota esotica dello zenzero. È ovvio che il risultato sarà tanto più impegnativo dal punto di vista sensoriale quanto più complesso e ricco di botanici sarà il gin base.
Dark and Stormy
Le sperimentazioni non potevano certo tralasciare uno dei prodotti più raffinati delle zone caraibiche. Se avete voglia di qualcosa di più esotico dovete lanciarvi tentare dalla versione tropicale del drink quella che prevede il rum scuro come ingrediente principe. Chiedete un Dark and Stormy e proverete qualcosa di sicuramente più meditativo rispetto ai suoi fratelli. E molto più di carattere. La variante con il rum è da assaporate fino in fondo e con attenzione, perché la sua alchimia esalterà le note di canna da zucchero e cera del distillato, restando sempre beverino e rinfrescante.